Le Casse a sostegno dell’Italia

Il primo rapporto Adepp sugli investimenti mostra che gli enti di previdenza privati sono fortemente focalizzati sull’economia nazionale

Da qualche anno gli appelli si sprecano. StampaNon c’è un convegno su materia previdenziale dove qualcuno non intervenga per invitare le Casse dei professionisti a investire sul Paese. Sorpresa: già lo fanno. A rivelarlo è il primo rapporto Adepp sugli investimenti degli enti previdenziali privati.

Il documento dell’associazione di categoria, presentato il 19 marzo scorso a Venezia, mostra che ben il 62 per cento delle risorse delle Casse è in Italia. Qualche economista potrebbe addirittura dire che questa quota è troppo elevata e raccomandare una maggiore diversificazione internazionale. Dai ministeri, va da sé, arrivano invece inviti di segno opposto.

La posizione dell’Adepp, espressa da Alberto Oliveti che la presiede da alcuni mesi, è chiara: gli enti privati sono disponibili a sostenere il sistema Italia ma a condizione che ciò avvenga con la logica di una piramide di bicchieri. Il patrimonio, cioè, deve servire innanzitutto per le pensioni e l’assistenza agli iscritti e solo in seconda battuta può essere investito a sostegno del lavoro.

Questi investimenti a loro volta devono andare a stimolare i bacini professionali delle Casse (l’Enpam, ad esempio, ha messo risorse sulle Rsa e nella ricerca biotecnologica mentre le professioni tecniche hanno puntato sulle infrastrutture). I professionisti in Italia sono 1,5 milioni e danno lavoro a 500mila dipendenti. È logico che una crescita delle loro attività, a cascata avrebbe effetti benefici per tutto il Paese.

La presentazione del rapporto sugli investimenti, avvenuta alla presenza di rappresentanti di Governo e Parlamento, è stata la prima occasione per illustrare il programma Wise, che in inglese vuol dire ‘saggio’ mentre come acronimo sta per Welfare, Investimenti, Servizi, Europa: tutti ambiti nei quali le 19 Casse previdenziali e assistenziali aderenti all’Adepp stanno avviando sinergie e collaborazioni per fare sistema, abbattere i costi ed aumentare la qualità. L’incontro di Venezia era dedicato alla ‘I’ di Investimenti.

 

FOTO GALLERY:

A fine 2014 il totale delle attività delle Casse di previdenza ammontava a 71,9 miliardi, in crescita di 6,3 miliardi rispetto all’anno precedente. Nella prima immagine si può notare come sono ripartiti gli impieghi. La terza immagine rappresenta com’è cambiato il sostegno al Paese da parte delle Casse. Quando erano pubblici, gli enti di previdenza potevano investire solo in edilizia. Dopo la privatizzazione le Casse hanno sostenuto il debito pubblico. oggi, sempre di più, vogliono investire a favore delle professioni. Nella quarta immagine si può vedere com’è ripartito il portafoglio immobiliare (sono prese in considerazione sia le proprietà dirette sia quelle detenute tramite fondi immobiliari).

Gabriele Discepoli

@FondazioneEnpam