La dieta mediterranea è nata qui

Il dottor Siliquini rivendica il ruolo delle Marche e delle vallate dei Sibillini nella produzione e nella trasmissione delle tradizioni alimentari e culturali. Lo studio che l’ha resa celebre in tutto il mondo.

Lando Siliquini (nella foto) è un medico di medicina generale delle Marche da sempre impegnato nella difesa e nella valorizzazione del territorio in cui è nato e cresciuto.

Sessantatrè anni, specializzato in igiene, Siliquini è uno studioso di antropologia e scrittore innamorato della sua terra, della sua natura, della sua civiltà. Qui lo stile di vita è ispirato da sempre a regole naturali e salutari, fondate su cibi e tradizioni alimentari che vanno oggi sotto al nome di dieta mediterranea.

“Le nostre vallate – dice Siliquini – sono state protagoniste di quella che può essere considerata la più grande scoperta in campo biomedico dell’ultimo sessantennio sia in termini scientifici sia per le conseguenze sociali, ambientali, economiche, turistiche, culturali e sanitarie”.

Siliquini rivendica il ruolo giocato dalla regione, e in particolare dal paese di Montegiorgio, nel Seven Countries Study, lo studio avviato negli anni Cinquanta in sette nazioni del Mediterraneo con cui il fisiologo ed epidemiologo statunitense, Ancel Keys, ha dimostrato la correlazione tra alimentazione, stili di vita e l’insorgenza di cardiopatie, dando origine di fatto al ‘mito’ della dieta mediterranea.

“Un ruolo che nasce indirettamente con l’opera avviata nel 1952 dal professor Flaminio Fidanza insieme a Keys – dice Siliquini – e si consolida con l’inserimento di Montegiorgio nello studio pilota del 1958, nel Seven Countries Study dal 1960, nel Fine Study dal 1984, nel Progetto Hale dal 2001 e nelle osservazioni statistiche protrattesi fino ai tempi attuali”.

Siliquini, che è stato anche tre volte sindaco di Montefortino, un comune a 40 chilometri di distanza, e assessore del parco nazionale dei Monti Sibillini, reclama i meriti indiretti della sua terra (“conserva testimonianze storiche della Mediterraneità, che coprono un arco di tremila anni”) e quelli diretti, attribuibili ai 726 maschi adulti della coorte di Montegiorgio che facevano parte del campione.

“Il paese – dice Siliquini – ha ufficialmente rappresentato la Dieta mediterranea insieme a Creta, Corfù e la costa dalmata. Questo modus vivendi è stato confrontato con quello delle altre nazioni e Montegiorgio è diventata la località di riferimento italiana e mondiale nel lancio della dieta mediterranea”.

Marco Fantini