Inps, primi passi verso un’uscita flessibile

Tito Boeri, il presidente dell’Inps, le ha presentate in occasione della pubblicazione del rapporto annuale del suo istituto. Proposte per correggere la riforma Fornero e il Welfare con l’obiettivo primario di contrastare l’aumento della povertà, ma che prevedono anche lo sviluppo di meccanismi per l’uscita anticipata dal mondo del lavoro.

Nel dettaglio, Boeri ha suggerito la possibilità di lasciare prima il lavoro utilizzando le regole del sistema contributivo, prendendo meno per ogni anno di anticipo. Non si tratta, ha poi precisato davanti al coro di no dei sindacati, di uscire con una pensione calcolata interamente col contributivo (che comporterebbe riduzioni del 25-30 per cento) ma di un taglio più soft, non ancora specificato con precisione.

Per chi è intenzionato ad abbandonare il mercato del lavoro, o per le aziende che vogliono favorire i pensionamenti anticipati, l’idea è quella di versare contributi aggiuntivi che poi diventeranno un supplemento di pensione a partire dall’età di vecchiaia. Per quest’ultima proposta sarebbe bene ricordare al professor Boeri che esistono già i fondi pensione complementari ai quali, peraltro, anziché destinare misure di sostegno il Governo ha aumentato la tassazione.

Claudio Testuzza

@FondazioneEnpam