Il punto sulla sanità militare

I medici in divisa si sono dati appuntamento ad Asiago per un evento incentrato sulla storia, l’etica e l’attualità della professione con le stellette

DSC_8580A due mesi dall’approvazione del nuovo Codice di deontologia medica, proprio nell’anno del centenario dello scoppio della Grande guerra la Fnomceo ha organizzato ad Asiago un evento per discutere dei valori etici nella sanità militare.

Non è a caso che si è scelto Asiago per parlare di medicina militare tra storia, etica e attualità. L’altopiano di Asiago è la memoria storica degli scontri e dei tanti morti del primo conflitto mondiale.

Lì i medici furono impegnati in prima linea. Nel corso di una relazione è stato anche ricordato che tra il 1916 e il 1917 all’università Castrense di San Giorgio di Nogaro, in Friuli, vennero laureati “in forma accelerata” centinaia di studenti di medicina per poter sopperire alla mancanza di medici militari sul fronte di guerra.DSC_8585

L’altopiano di Asiago è la memoria storica degli scontri e dei tanti morti del primo conflitto mondiale.

Al centro delle riflessioni dei partecipanti è stato l’articolo 77 del nuovo Codice di deontologia medica.

Antonio Sabino, magistrato, Procuratore generale militare della Repubblica italiana, in merito ha posto una domanda cruciale: “Se un medico militare riceve un ordine che è in contrasto con il Codice che deve fare?”.

La sua risposta è stata inequivocabile: “Se l’ordine è difforme dal Codice vuol dire che l’ordine è sbagliato e il medico può non obbedire senza incorrere in punizioni”.DSC_8613

Accanto agli approfondimenti storici sul ruolo svolto dai medici e dalle strutture sanitarie nei contesti di guerra, si è parlato della complessità della medicina militare ricordando anche il contributo dei medici militari nelle missioni internazionali di pace.

di Laura Petri

@FondazioneEnpam