Il fondo di medici e dentisti punta ad allargarsi

Una pensione complementare destinata a una platea crescente di professionisti. È quella che FondoSanità offre a medici, odontoiatri, infermieri, farmacisti e veterinari ma che un domani potrebbe estendere anche ad altre categorie.

“Vogliamo ampliare la nostra base di adesione”, racconta il presidente Carlo Maria Teruzzi, che nei suoi primi due anni alla guida del Fondo ha visto crescere gli iscritti di quasi il 17 per cento.

Già le regole attuali, appena riviste da Covip, prevedono la possibilità che altri professionisti sanitari o esercenti professioni sociosanitarie possano entrare in questo fondo chiuso, sulla base di accordi promossi da sindacati o associazioni di rilievo almeno regionale o su richiesta dei propri enti di previdenza obbligatoria di categoria.

Del resto, il mondo delle Casse previdenziali, degli Ordini e dei sindacati professionali è stato al fianco di FondoSanità sin dalle origini, con Enpam, Enpaf, Ipasvi, Sivemp e Andi che figurano tra le fonti istitutive.

“Infatti, fu l’Associazione nazionale dentisti italiani a costituirlo nel 1996 per i propri iscritti”, racconta l’allora presidente Luigi Daleffe. “Fu poi su impulso di Alberto Oliveti che divenne FondoSanità allargandosi ai medici e ad altre categorie”.

A caratterizzare il fondo c’è anche il forte orientamento verso il mondo giovanile.

“In un momento in cui la libera professione ha profili di precarietà, la nostra priorità è garantire una pensione a tutti i giovani”, illustra il direttore generale Ernesto Del Sordo.

Non a caso, grazie a risorse messe a disposizione dall’Enpam, tutti i medici e i dentisti fino a 35 anni di età possono iscriversi a FondoSanità senza costi di ingresso.

Un vantaggio, quello dell’iscrizione gratuita, che quest’anno è stato esteso anche agli studenti del quinto e sesto anno dei corsi di laurea di Medicina e Odontoiatria che hanno aperto una posizione presso il loro ente previdenziale di categoria.