I fondi vincono (ancora) la sfida con il Tfr

Nel 2013 il rendimento medio del secondo pilastro ha più che triplicato quello fatto registrare dal trattamento di fine rapporto. E per gli aderenti a FondoSanità i risultati sono stati addirittura migliori

Attrae nuovi iscritti, vede aumentare il capitale gestito e sul fronte dei rendimenti supera senza sforzi la concorrenza del Tfr. Il 2013 è stato un anno di successi per la previdenza complementare, che con oltre 6,2 milioni di aderenti ha superato quota 116 miliardi di risparmio gestito. Di questi, quasi 35 miliardi fanno riferimento ai fondi negoziali, quelli che come FondoSanità si rivolgono a specifiche categorie professionali, capaci di un rendimento medio del 5,4 per cento contro l’1,7 per cento di rivalutazione del Tfr.

La ragione di un simile divario è da una parte la migliore capacità da parte dei gestori dei fondi di affrontare le turbolenze sui mercati, dall’altra la bassa inflazione che limita la performance del Tfr. Per fondi aperti e Pip (piani individuali pensionistici) i risultati sono stati ancora più lusinghieri, avendo segnato rispettivamente +8,1 per cento e +12,2 per cento, anche se in questi casi i costi di gestione sono spesso nettamente superiori ai fondi chiusi. Un confronto è disponibile sul sito della Covip, l’autorità di vigilanza del settore, che nella sua relazione annuale ha fotografato lo stato del settore e che cura l’Indicatore sintetico dei costi attraverso cui confrontare le spese annue per ogni proposta.

FondoSanità lo scorso anno si è rivelato il fondo più economico nelle scadenze da 15 a 35 anni

FondoSanità, che lo scorso anno si è rivelato il fondo più economico nelle scadenze da 15 a 35 anni, ha premiato chi ha deciso di affidare il proprio futuro al comparto Espansione con un rendimento del 12,4 per cento, il settimo miglior risultato sugli oltre 100 prodotti presenti sul mercato.

Il rapporto segnala anche una platea di 1,4 milioni di iscritti che durante lo scorso anno non hanno effettuato neanche un versamento, anche a causa di una crisi che riduce le possibilità di risparmio. La semplice partecipazione a un fondo consente in ogni caso un vantaggio: a partire dal 15esimo anno la tassazione della rendita si riduce dello 0,3 per cento ogni 12 mesi, con la possibilità di scendere dal 15 per cento al 9 per cento. Una ragione in più per iniziare il prima possibile il proprio percorso previdenziale, soprattutto per medici e dentisti fino a 35 anni che possono sfruttare l’iscrizione gratuita e la copertura di tutte le spese dovute per il primo anno di adesione a FondoSanità, senza obbligo di versamenti minimi.

(di Andrea Le Pera)