Cosa uccide i tuoi pazienti

La spallata della Fnomceo alle false credenze sulla salute che tentano di imporsi soprattutto tramite il web ha la forma di un epitaffio. Messaggi brevi, immediati, pensati per fare riflettere alle conseguenze per sé e i propri cari di una scelta presa sull’onda di un’emozione, anziché su dati ed evidenze scientifiche.

La Federazione degli Ordini ha scelto di produrre una campagna dal fortissimo impatto mediatico per dare forza alla controffensiva nei confronti di bufale e fake news, puntando sul ruolo del medico come punto di riferimento per chiarire dubbi che non possono trovare risposta da fonti meno che attendibili.

Per questa ragione, il portale della Fnomceo ospita un link (clicca qui) da cui i camici bianchi possono scaricare in alta risoluzione tutte le immagini della campagna, per metterle a disposizione dei pazienti nei propri studi o per diffonderle nelle modalità che riterranno più efficaci.

L’iniziativa si aggiunge ad altri due interventi che nelle ultime settimane hanno caratterizzato lo sforzo della Federazione per un ruolo da protagonista nella tutela della salute dei cittadini. Il primo è la pubblicazione del sito dottoremaeveroche.it, il portale web che permette a chiunque di fare una domanda su temi sanitari e ricevere risposte documentate e ricche di spunti di approfondimento.

La seconda, è la presa di posizione di pochi giorni fa sulla dimostrabilità dell’efficacia dell’omeopatia. “Allo stato attuale non ci sono prove scientifiche né plausibilità biologica che dimostrino la fondatezza delle teorie omeopatiche secondo i canoni classici della ricerca scientifica” si legge proprio all’interno del sito rivolto ai cittadini, ma la dichiarazione non è rimasta isolata.

Con un comunicato stampa, la Fnomceo ha annunciato che anche gli omeopati saranno coinvolti nel percorso che porterà agli Stati generali del 2019, con l’intenzione di evitare una guerra di opinioni per concentrarsi al contrario sulla valutazione dei dati scientifici. Per questa ragione la Federazione chiederà all’Istituto superiore di sanità l’apertura di un tavolo per la revisione della letteratura scientifica sull’omeopatia.

Andrea Le Pera