Camera e Senato, 32 i colleghi eletti alle camere

Sono 32 i camici bianchi complessivamente eletti in Parlamento con il voto del 4 marzo. Il numero è pari a quello della precedente legislatura, a cui  va aggiunta una futura dottoressa.

Ai 19 colleghi scelti nei collegi uninominali si aggiungono i 13 medici e odontoiatri (9 uomini e 4 donne) eletti con il proporzionale.

La seconda puntata di questo approfondimento a cura del Giornale della Previdenza è quindi dedicata ai colleghi deputati e senatori eletti nei collegi plurinominali. (Clicca qui per leggere la prima puntata)

 

Guido De Martini, 62 anni, oculista del poliambulatorio di Cagliari, eletto per la prima volta alla Camera per la Lega nel collegio Cagliari Sud, primo e unico parlamentare della Lega eletto in Sardegna.

Secondo De Martini il Ssn ha assunto un’impronta eccessivamente manageriale che va ad influire negativamente sulla qualità delle prestazioni sanitarie erogate. “Un servizio pubblico come la Sanità – dice – non può essere legato in maniera così vincolante alle logiche di bilancio”.

Ritiene che solo l’amministrazione pubblica possa farsi carico di un servizio come la tutela della salute pubblica, assecondando una capacità di spesa non vincolata ad obiettivi di profitto. “Bene la razionalizzazione delle spese, ma con la consapevolezza che prima viene la qualità del servizio al cittadino”. La sua cura per il Ssn è ridiscutere gli accordi europei per allentare i vincoli sulla spesa pubblica.

 

Emilio Floris, 73 anni, specializzato in medicina del Lavoro, Cardiologia e Radiologia, ora in pensione, già presidente Aiop e sindaco di Cagliari per dieci anni. Componente della commissione Igiene e sanità nella precedente legislatura, rieletto al Senato nel collegio Sardegna 01 per Forza Italia.

“Siamo molto preoccupati per la futura sostenibilità, universalità ed equità del sistema. La Commissione di cui ho fatto parte ha sottolineato le criticità legate al finanziamento insufficiente per i nuovi farmaci, evidenziando la necessità di sostenere i nuovi Lea, di aggiornare tecnologicamente gli ospedali e di provvedere a un maquillage estetico delle strutture. Un’ulteriore preoccupazione riguarda il numero sempre crescente di persone che, per ragioni economiche, non si curano più come prima. La questione – conclude – è capire se questo sistema sopporta il peso degli assistiti a cui deve provvedere o se è necessario aumentare la dotazione economica. Il Ssn tutto pubblico funziona ancora? O bisogna iniziare a pensare che chi ha di più dovrebbe pagare di più, facendo delle assicurazioni integrative?”.

 

Gloria Saccani Jotti, 61 anni, specialista in Anatomia patologica e professore di Patologia clinica all’università di Parma, membro del cda del Cnr, ha fatto parte del Consiglio superiore di sanità, della Commissione oncologica nazionale e della Commissione nazionale per la ricerca sanitaria, eletta per Forza Italia nel collegio Lombardia 1.

La ricerca è stata tra i temi principali della sua campagna elettorale, con gli obiettivi dichiarati di aumentare i fondi disponibili e ridefinire le priorità, anche attraverso un referendum tra gli addetti ai lavori. Per Saccani Jotti l’equilibrio del Sistema sanitario nazionale “è fortemente minacciato dal progressivo invecchiamento della popolazione”. In Lombardia, ad esempio, il 30 per cento degli assistiti è “affetta da una o più patologie croniche”, dice la neoeletta, mentre il 20 per cento soffre di malattie cardiovascolari.

Prevenzione e informazione, con una campagna nazionale che coinvolga i medici di medicina generale, le armi indicate per sollecitare una riduzione degli elementi di rischio come “fumo, dislipidemia, obesità, ipertensione, diabete e inattività fisica. Tutti fattori prevenibili – dice la deputata di Forza Italia – con un cambiamento di stile di vita”.

Tra le priorità “agire senza indugio” per controllare l’emorragia della spesa sanitaria, che secondo “la rivista ‘Lancet’ – dice Saccani Jotti – senza gli opportuni interventi rischia di raddoppiare nel 2040. Mi riprometto di presentare in un’interrogazione parlamentare la richiesta di un’ampia analisi sulle attività di prevenzione primaria in corso e di presentare una proposta di legge per chiedere un aumento dei finanziamenti dedicati a questa problematica”.

 

Fabiola Bologna, 45 anni, specializzata in Neurologia, dirigente medico nell’unità di Neurologia dell’azienda ospedaliera di Bergamo, eletta per la prima volta alla Camera nel collegio Lombardia 2 per il Movimento 5 Stelle. Paolo Siani, 62 anni, pediatra, eletto alla Camera per il Partito democratico nel collegio di Napoli, circoscrizione San Carlo all’Arena, fratello del giovane cronista del “Mattino”, Giancarlo, assassinato dalla camorra nel 1985.
Mario Alejandro Borghese, 36 anni, laureato in medicina e chirurgia a Cordoba (Argentina), città in cui vive ed esercita la professione. Rieletto nella circoscrizione Estero B (America Meridionale) in rappresentanza del Movimento Associativo Italiani all’Estero. Manuel Tuzi, 30 anni, laurea a La Sapienza di Roma, eletto alla Camera nel collegio del Lazio Roma 1 per il Movimento 5 Stelle.
Roberto Calderoli, 61 anni, specializzato in chirurgia maxillo-facciale, odontoiatra con iscrizione al doppio albo, rieletto al Senato nel collegio Lombardia 2 per la Lega. Già ministro per le Riforme, per la Semplificazione Normativa e tre volte in carica come vicepresidente del Senato, l’ultima nella legislatura appena conclusa. Leda Volpi, 38 anni, neurologa, laureata con 110 e lode all’università di Pisa, dirigente medico a tempo indeterminato presso l’Asl1 di Imperia e in servizio all’ospedale di Sanremo, eletta alla Camera nel collegio Liguria Ponente per il Movimento 5 Stelle.
Gianni Pittella, 59 anni, specialista in Medicina legale e delle assicurazioni, rieletto al Senato nel collegio Campania 03 per il Partito democratico, già vicepresidente vicario del Parlamento europeo. Alberto Zolezzi, 43 anni, medico ospedaliero specializzato in malattie dell’apparato respiratorio, rieletto alla Camera nel collegio Lombardia 4 -02 per il Movimento 5 Stelle.
Maria Rizzotti, 64 anni, chirurgo plastico rieletta al Senato nel collegio Piemonte 02 per Forza Italia, vicepresidente della Commissione Igiene e sanità nell’ultima legislatura. Giuseppe Tommaso Vincenzo Mangialavori, senologo, 43 anni, eletto nel collegio plurinominale in Calabria per Forza Italia.

 

A cura di Marco Fantini, Laura Petri, Paola Garulli
Interviste di Antioco Fois. Grafica di Paola Antenucci
Fine seconda puntata