Approvata la riforma dello statuto Enpam

Via libera al testo integrato con gli emendamenti presentati dagli Ordini. Tagliati i costi, ridotti i componenti del Consiglio di amministrazione, istituzionalizzata la componente odontoiatrica. Nel consiglio nazionale entrano i rappresentanti eletti dai contribuenti.

Snellito il Consiglio di amministrazione, tagliati i costi, i contribuenti eleggeranno propri rappresentanti nel parlamentino dell’ente di previdenza: sono alcune delle novità previste dal nuovo Statuto della Fondazione Enpam, approvato il 28 giugno dal Consiglio nazionale.

Il testo riduce il numero dei componenti del Cda da 27 a un massimo di 17. Del Consiglio nazionale, invece, non faranno più parte solamente i presidenti degli Ordini provinciali dei medici e dei dentisti, ma anche rappresentanti eletti direttamente dai contribuenti.

Prevista anche un’autonoma rappresentanza della professione odontoiatrica. Lo Statuto fissa inoltre l’obiettivo dell’equilibrio di genere e, per cominciare, impone che almeno il 20 per cento dei candidati appartenga al sesso meno rappresentato.

Nel Consiglio nazionale, inoltre, ci saranno osservatori dei giovani e dei pensionati. Il nuovo assetto istituzionale, che prevede anche l’abolizione del Comitato esecutivo, comporterà una significativa riduzione delle spese per gli organi collegiali.

Il nuovo testo statutario, che entrerà in vigore dopo il via libera dei ministeri vigilanti, si occupa anche della gestione economica, esplicitando il principio della prudenza e stabilendo che gli investimenti siano fatti secondo modelli procedurali.

Lo Statuto, inoltre, elenca in maniera più dettagliata le forme di investimento ammesse e riduce la discrezionalità del Consiglio di amministrazione. Novità riguardano anche i requisiti di moralità e l’accesso alle informazioni: saranno ineleggibili non più solo i condannati in via definitiva ma anche chi patteggia per reati economici, contro la fede pubblica o contro la pubblica amministrazione.

Prevista infine l’adozione di un Codice della trasparenza.

Il nuovo Statuto, approvato con 86 voti a favore e 2 astenuti, è frutto di tre anni di lavoro della Commissione paritetica Enpam-Fnomceo, del Consiglio di amministrazione dell’Enpam, delle Consulte, del Consiglio nazionale della Fondazione e del confronto con le organizzazioni sindacali di categoria.

L’ultima versione del testo ha accolto gli emendamenti di 21 Ordini (alcuni dei quali tuttavia hanno preferito non partecipare alla votazione), dell’Osservatorio Fnomceo sulla professione medica-odontoiatrica femminile, delle Consulte Enpam della medicina generale, degli specialisti ambulatoriali, degli specialisti esterni e di vari sindacati.

(foto Vincenzo Basile)

I NUMERI
Ordini presenti alla votazione: 88
Voti a favore: 86
Astenuti: 2
Voti contrari: 0
Ordini assenti alla seduta: 6
Ordini totali: 106

GLI EMENDAMENTI ACCOLTI
Il testo del nuovo Statuto è stato integrato con emendamenti presentati dagli Ordini di Ascoli Piceno, Bologna, Ferrara, Firenze, Genova, Latina, Milano, Napoli, Nuoro, Parma, Pavia, Perugia, Piacenza,  Pordenone, Potenza, Salerno, Sassari, Terni, Trapani, Treviso, Verona, Aaroi-Emac, Anaao-Assomed, Cisl Medici, Cgil Medici, Fassid-Snr Fesmed, Osservatorio Fnomceo sulla professione medica-odontoiatrica femminile, Consulte Enpam della medicina generale, degli specialisti ambulatoriali, degli specialisti esterni.

 

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