Lettere al Presidente: libero professionista dopo la pensione Inps
Continuerò a pagare la Quota A per intero anche quando sarò pensionata dall’Inps?
A fine ottobre 2018 andrò in pensione come dirigente medico. Da novembre lavorerò esercitando solo la libera professione. Per quest’attività pagherò la Quota B oltre quale cifra? E con quale aliquota?
Dovrò cumulare i redditi da pensione con quelli da libera professione? Vorrei infine chiedere il pensionamento all’Enpam a 65 anni, cosa devo fare?
Donata Potito (Varese)
Cara collega,
una volta in pensione con l’Inps continuerai a versare i contributi di Quota A, come hai sempre fatto, fino al mese in cui compirai l’età per la pensione dell’Enpam che è 68 anni.
L’Enpam prevede anche la possibilità di anticipare il pensionamento se si è in possesso di determinati requisiti.
Per la Quota A è possibile chiedere la pensione a 65 anni, come peraltro è tua intenzione. In questo caso però ricordati di scegliere il calcolo contributivo su tutta l’anzianità maturata nella gestione. È un’opzione che va espressa formalmente e obbligatoriamente compilando un modulo specifico entro e non oltre il mese di compimento dei 65 anni.
Entro il 31 luglio di ogni anno, dovrai dichiarare all’Enpam il reddito da libera professione, e solo quello, al netto delle spese sostenute nel produrlo, compilando il Modello D.
Fino a quando si versano i contributi alla Quota A, per l’attività libero professionale si paga la Quota B solo se il reddito supera la fascia di importo già assoggettato alla Quota A. L’importo viene indicato ogni anno nel Modello D personalizzato.
Una volta in pensione con la Quota A il reddito libero professionale deve per legge essere sempre dichiarato.
Come pensionati, o dell’Enpam o di un’altra gestione previdenziale obbligatoria, si può scegliere se versare l’aliquota piena o la metà, che nel 2019 saranno rispettivamente 17,50% e 8,75%.
Alberto Oliveti
Presidente Fondazione Enpam