Mi sono laureato nel 1978. Dal ’79 in poi ho lavorato qualche periodo come sostituto dei medici Inam, come medico per le scuole elementari e per il Cim.

Dal 1980 faccio il medico di famiglia ma ho anche lavorato come specialista Orl – insufflatore presso le terme e come sostituto specialista Orl presso l’Inam per un periodo di circa 6 o 8 anni.

Nella situazione attuale mi sembra che io debba chiedere il cumulo all’Inps. Come posso fare per non perdere i contributi di tanto lavoro? Posso andare in pensione come medico di famiglia a 70 anni? Devo fare richieste specifiche?

Domenico De Riso, Napoli

Caro collega,

per ricostruire la propria storia previdenziale il documento di partenza è l’estratto conto contributivo in cui è possibile verificare dove sono stati accreditati i contributi versati. Per quanto riguarda l’Enpam, il documento è disponibile nell’area riservata del sito per ciascun fondo su cui risultano contributi versati.

Nel caso di carriere così articolate come la tua è sempre consigliabile comunque richiedere l’estratto conto dei contributi anche all’Inps.

Se risultano versamenti presso la gestione pubblica, hai a disposizione diversi strumenti per non perdere i soldi versati. Ad oggi puoi scegliere tra il cumulo e la totalizzazione, ma potresti anche decidere per la ricongiunzione, che ti consente di far confluire i contributi in un’unica gestione previdenziale.

Nel tuo caso sarebbe per esempio la medicina generale dove hai la parte più consistente dei tuoi versamenti visto che lavori come medico di famiglia.

Per te la pensione Enpam si comporrà della Quota A e dell’assegno maturato presso il Fondo della medicina accreditata e convenzionata nelle due gestioni della medicina generale e per un breve periodo anche nella gestione della specialistica ambulatoriale.

Ti confermo quindi che l’età per la pensione di vecchiaia è 68 anni ma è possibile posticipare il pensionamento fino a 70 anni, senza presentare alcuna richiesta specifica.

Alberto Oliveti
Presidente Fondazione Enpam