Msf Italia, un’infettivologa alla presidenza

“Gli italiani in missione portano sempre una ventata di simpatia e umanità. Tutti ci vogliono come partner, anche perché cuciniamo meglio degli altri”.

A confessarlo tra il serio e il faceto è Claudia Lodesani, 46enne modenese, infettivologa e nuova presidente per l’Italia di Medici senza frontiere, l’organizzazione non governativa internazionale nata per portare soccorso sanitario e assistenza medica nelle zone in cui il diritto alle cure non è garantito.

Lodesani guiderà nel nostro paese l’ong nata nel 1971 e premiata col Nobel che nel mondo schiera 42mila operatori e oltre tremila volontari internazionali, di cui 496 connazionali.

Una donna determinata e abitata da un’anima generosa che all’indomani della specializzazione in Malattie infettive, nel 2002 ad Anversa si imbatte nel collega che ne segna il futuro professionale spingendola ad accettare la sfida umanitaria.

“Incontrai Loris De Filippi, mio predecessore alla guida di Msf, nell’ambito di un corso specialistico sulle malattie tropicali. Convinse non solo me” racconta la neo-presidente.

Da allora Lodesani non si ferma più: 16 anni sul campo passati tra Ebola, tsunami, i conflitti nello Yemen e nella Repubblica Centrafricana, il Burundi, la Repubblica democratica del Congo e il Sud Sudan, Lampedusa e la Sicilia (dove ha scelto di vivere, tra una missione e l’altra, insieme al compagno, logista di Msf).

L’esperienza maturata la porta ad assumere il ruolo di coordinatore prima, poi capo missione, infine direttore di strutture sanitarie di Msf, senza mai dimenticare la vocazione di medico in prima linea e lo spirito d’adattamento che lo contraddistingue.

“Si dorme nei tukul o sotto le tende e può succedere di andare con solo lo zaino in mezzo alla savana. Ma non parti se non hai la curiosità di scoprire altre identità e culture. E soprattutto, la speranza che la nostra fatica si traduca in guarigione e salvezza”.

Gli specialisti più reclutati – dice ancora Lodesani – sono internisti, chirurghi, anestesisti, pediatri, ginecologi, medici d’urgenza, infettivologi, ortopedici. Ma la militanza va ben oltre l’impegno operativo.

Paola Stefanucci

 

IN ITALIA DA 25 ANNI
Msf Italia nasce nel 1993 come ‘costola’ di Médecins sans frontières, l’organizzazione umanitaria internazionale fondata in Francia nel 1971. L’Ong porta soccorso in 72 Paesi in base ai principi dell’etica medica e dell’imparzialità e opera solo grazie al sostegno privato (donatori individuali, aziende e fondazioni) che ne garantisce l’indipendenza. L’intervento delle équipe di Msf attive in contesti caratterizzati da conflitti, epidemie e catastrofi naturali è fondamentale per salvare vite umane.