Malpractice, le risorse contro le accuse infondate
Video di sensibilizzazione, nuove associazioni, consulenze gratuite medico-legali.
Punta sulla creatività il tentativo della categoria di disinnescare la vera e propria escalation sulle richieste di risarcimento danni nel settore sanitario. Una battaglia che da tribunali e studi legali si sta spostando rapidamente sul versante della comunicazione, coinvolgendo strati sempre più ampi dell’opinione pubblica.
Per rispondere al contestato spot di Obiettivo risarcimento (“Fai sentire la tua voce”) che invitava a denunciare i medici, diverse associazioni hanno promosso con Amami (Associazione medici accusati di malpractice ingiustamente) un video di denuncia nei confronti degli avvoltoi della malasanità.
Visibile qui sotto, il video è stato immediatamente stigmatizzato dal Consiglio nazionale forense che ha diffidato l’associazione intimando il ritiro del filmato dal web e dalle televisioni.
Secondo il Cnf il video conterrebbe un chiaro riferimento agli avvocati, e per questo chiede al Ministero della Salute di dissociarsi. “Ci scusiamo solo con i volatili” la replica via twitter dell’associazione: “L’obiettivo dello spot non sono le intere categorie professionali, ma i singoli”.
Punta invece sul forte legame che i medici costruiscono con i loro pazienti il video realizzato dal Collegio italiano dei Chirurghi, organizzazione che riunisce associazioni di specialisti del campo chirurgico per un totale di circa 45mila professionisti. Il filmato evidenzia la fuga dalle specialità da parte dei giovani medici, spaventati dall’elevata litigiosità nel settore: secondo l’ultimo rapporto pubblicato negli scorsi giorni da Marsh, l’area chirurgica attira da sola circa il 37% di tutte le denunce di sinistro registrate in Italia.
Per limitare i danni provocati dalla medicina preventiva e guidare i colleghi tra le insidie delle cause legali sono nate negli ultimi anni nuove associazioni di professionisti che hanno nel proprio statuto riferimenti al contenzioso sanitario. “Il tentativo è quello di trovare una strada per tutelare nonostante la pressione mediatica la salute dei pazienti” spiega il presidente di FederMedici d’Europa, Michele Sacco, specialista in Ortopedia. Tra i servizi più apprezzati offerti dalle associazioni la possibilità di rivolgersi a un legale per un primo consulto.
(Andrea Le Pera)
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