Più pensione anche per i dipendenti?
Ho letto l’articolo “Dal 1° marzo pensioni più alte per i medici che decidono di restare al lavoro” e gradirei sapere se il contenuto riguardi solo liberi professionisti e convenzionati o, anche, i dipendenti che svolgono la libera professione.
Giovanni Presta
Gentile Dottore,
la maggiorazione delle aliquote di rendimento vale solamente per i contributi versati dal compimento dei 68 anni sino ai 75, a condizione che non si chieda la pensione di Quota B. Non vale quindi per i contributi versati prima dei 68 anni come dipendente che svolge attività intramoenia e versa i contributi alla Quota B.
Per fare un esempio, se scegliesse di continuare a lavorare come libero professionista dopo i 68 anni, senza chiedere la pensione di Quota B, diciamo sino ai 73 anni, per quei 5 anni usufruirà della maggiorazione dell’aliquota di rendimento.
Se in seguito chiedesse la pensione di Quota B a 73 anni, ma decidesse di voler ancora lavorare, dovrebbe in ogni caso versare i contributi alla Quota B, ma senza usufruire della maggiorazione.
Le ricordiamo che una volta compiuti 68 anni potrà scegliere tra l’aliquota piena al 19,5% o dimezzata al 9,75%; non c’è più possibilità quindi di pagare i contributi con l’aliquota al 2% (per l’attività intramoenia per esempio).
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