Da convenzionato a dipendente, che fine fanno i contributi?
Ma i soldi versati sul fondo di medicina generale, per chi farà lo specialista ospedaliero, che fine faranno?
Richiesta sui social
Gentile Dottore,
partiamo dal presupposto che i contributi versati all’Enpam non si perdono mai perché anche nel caso in cui non si raggiungono i requisiti minimi per la pensione, si ha diritto alla restituzione.
Detto ciò, ci sono vari modi per mettere insieme i periodi contributivi maturati presso enti diversi e prendere poi la pensione.
Una è la ricongiunzione che permette di riunire tutti i contributi sotto un unico tetto, trasportando quelli relativi a posizioni cessate, cioè maturati presso enti previdenziali ai quali non si versa più In questo modo riceverà un’unica pensione, pagata da un unico ente. Si può fare domanda in qualsiasi momento della carriera lavorativa, ma prima si ricongiungono i contributi versati, meno costerà farlo, anche perché nella maggioranza dei casi la ricongiunzione ha un costo.
Le altre due ipotesi, cioè il cumulo o la restituzione dei contributi, possono essere prese anche poco prima di andare in pensione. Con il cumulo, che a differenza della ricongiunzione è sempre gratuito, si possono mettere insieme i periodi contributivi non coincidenti, per raggiungere i requisiti per il pensionamento. La pensione viene materialmente accreditata dall’Inps ma è composta dalle quote pagate dai vari enti previdenziali, in questo caso l’Enpam e l’Inps.
In ogni caso è consigliabile, visti anche i tempi che vedono sempre più medici tornare sui propri passi nelle scelte professionali, valutare attentamente costi e benefici delle diverse scelte.
N.B. Le risposte sono curate dalla redazione del Giornale della Previdenza dei Medici e degli Odontoiatri e non riflettono necessariamente il punto di vista dell’editore Fondazione Enpam