Aggressioni ai medici, cosa possiamo fare
No alla militarizzazione
Prevedere almeno l’arresto immediato con tre mesi di reclusione? Andiamo al lavoro e non in guerra e per il rispetto dei nostri tanti pazienti non ci sembra che l’esercito negli ospedali sia una buona scelta anche se certamente ci sentiremo più sicuri e grati ma non vogliamo militarizzazione per i luoghi di cura.
Lettera firmata
Telecamere soluzione semplicistica. E la privacy?
Il problema esiste da anni per la guardia medica, soprattutto nelle regioni del Sud. Il problema esiste per i medici dei pronto soccorso e qualche volta anche dei reparti ospedalieri. Il problema esiste per i medici di medicina generale, anche qualche volta nei loro ambulatori. Ci sono stati anche casi di lesioni mortali. Bene, il segretario nazionale Fnomceo Filippo Anelli suggerisce di mettere le telecamere. E la privacy dei pazienti, dei medici, dei cittadini? Mi sembra una soluzione molto semplicistica e scarsamente attuabile. Forse la situazione attuale è legata alla compromissione della credibilità e della dignità professionale e umana della figura del medico.
Enrico Valeri
Sentiamo anche l’altra campana
Ho letto l’intervento del presidente dell’Ordine di Brescia “Un’altra notte, un’altra domenica” a proposito dell’aggressione nei confronti dei medici e ne condivido pienamente il pensiero, ma senza scomodare Leibniz e il suo “principio di ragion sufficiente”, forse più prosaicamente cercherei di sentire, almeno in alcuni rari casi, anche l’altra colpevole e imperdonabile campana.
Silvio Emilio Cavalli
Gentili Dottori,
la questione è molto complessa. C’è in gioco la dignità professionale dei medici, la sicurezza dei professionisti e dei pazienti stessi che hanno diritto a luoghi di cura idonei anche sul piano della serenità specie nei momenti critici della malattia.
Vi ringraziamo del vostro contributo. Il dibattito su questo tema resta aperto a chi volesse proporre altre riflessioni.
Invia una domanda o un commento scrivendo a giornale@enpam.it
N.B. Le risposte sono curate dalla redazione del Giornale della Previdenza dei Medici e degli Odontoiatri e non riflettono necessariamente il punto di vista dell’editore Fondazione Enpam.