Si apre la stagione per i fotografi “cacciatori” di paesaggi
È tempo di un nuovo concorso per i nostri lettori appassionati di fotografia. Dopo quello sull’inverno e quello sulla fotografia astratta degli oggetti , vista la bella stagione alle porte vi proponiamo di uscire con la vostra attrezzatura fotografica, ma anche con il semplice smartphone, e fotografare il paesaggio.
CONNESSIONE EMOTIVA
La fotografia di paesaggio può sembrare un genere molto popolare e anche semplice: mare, montagna, lago, campagna, città. Tutto è e diventa paesaggio, ma non sempre è così.
L’obiettivo principale è quello di catturare la bellezza della natura e trasmetterla a chi guarderà il vostro scatto, creando una connessione emotiva tra l’osservatore e la natura o il luogo.
Ogni fotografo, dello stesso panorama, darà una visione certamente diversa, utilizzerà svariate tecniche fotografiche, alcuni giocheranno con le linee di colline, alberi, orizzonti utilizzando le tecniche della fotografia di architettura.
Anche per quanto riguarda l’attrezzatura si può spaziare. Certamente il “classico” obiettivo è il grandangolare (16-35mm) che permette di catturare un’ampia vista panoramica del paesaggio, ma anche con teleobiettivi non estremi si possono ottenere risultati interessanti. E poi ci sono i cellulari, sempre in tasca e pronti allo scatto quando il panorama più vi ispira.
EVITARE L’EFFETTO ‘CARTOLINA’
Tra le difficoltà, c’è sicuramente la scelta dell’ora in cui scattare e, di conseguenza, della luce che caratterizzerà l’immagine.
Quella del giorno è generalmente migliore nelle prime ore del mattino o nelle ultime ore del pomeriggio, quando la luce è morbida e calda. Anche i giorni nuvolosi possono fornire una luce morbida e uniforme, che può migliorare l’immagine, favorendo gli scatti in bianco e nero.
Altro punto nodale è la composizione: è importante posizionare gli elementi principali del paesaggio in modo che siano ben equilibrati all’interno dell’immagine: a volte utilizzare un cavalletto o un “appoggio” natarle può aiutare per utilizzare tempi più lunghi. Tra i consigli c’è quello di seguire la regola dei terzi, utile per creare un’immagine più dinamica.
Infine, sono da considerare l’esposizione e la scelta dell’apertura del diaframma.
Poiché spesso si lavora con un’ampia gamma di luminosità, è importante bilanciare l’esposizione in modo da avere sia i dettagli nelle zone chiare che in quelle scure. Però poi si può giocare con lo sfocato e anche con i tempi di esposizione per esaltare il movimento delle nuvole nel cielo o rendere ‘setoso’ quello dell’acqua, magari aiutandovi con i filtri Nd (Neutral density).
Con la giusta attenzione abbinata alle tecniche di composizione, esposizione e anche post-produzione, è possibile catturare immagini mozzafiato che trasmettono la bellezza della natura e la connessione emotiva con essa. Insomma, per evitare di creare una foto effetto ‘cartolina’.
PER PARTECIPARE
Quindi ora tocca a voi. Inviateci i vostri scatti (in formato jpg) come sempre specificando nome, cognome, professione, città dove siete iscritti all’Albo, luogo dove avete scattato la foto, tipo di macchina utilizzata, obiettivo e i dati di scatto.
Se volete date un titolo allo scatto e segnalate dove trovarvi sui social (Facebook o Instagram).
Inviate le foto a questo indirizzo mail: giornale@enpam.it, se troppo pesanti utilizzate Wetransfer o servizi simili.
Le foto che riceveremo verranno pubblicate sul sito Enpam, sui nostri canali social e le più interessanti sulla rivista Il Giornale della Previdenza.
Norberto Maccagno