Ecco chi sarà esonerato dai contributi previdenziali
Lo Stato si farà carico dei contributi previdenziali dovuti dai liberi professionisti che hanno subìto un pesante calo dei fatturati.
Con il decreto legge Sostegni, uscito in Gazzetta ufficiale questa settimana, la misura comincia ad assumere i contorni della realtà, anche se non si conoscono ancora molti dettagli essenziali.
Mettiamo in ordine le certezze. Innanzitutto il beneficio riguarda tutti, senza discriminare i liberi professionisti iscritti agli Ordini professionali, come invece inizialmente era capitato l’anno scorso con altre misure statali.
BENEFICIARI
È noto anche l’identikit del beneficiario-tipo. Potrà infatti essere esonerato dai contributi previdenziali chi nel 2019 ha avuto un reddito complessivo fino a 50mila euro, se l’anno successivo (cioè nel 2020) ha avuto un calo del fatturato di almeno il 33 per cento. Le due condizioni devono essere entrambe soddisfatte.
QUANTO
La legge non dice esplicitamente quale sarà l’importo massimo a carico dello Stato, però lo stanziamento (che è di 2,5 miliardi di euro per tutti i lavoratori autonomi italiani) è stato calcolato ipotizzando uno sconto di 3mila euro per ciascun libero professionista.
Non è chiaro, comunque, se l’esonero potrà essere totale o parziale. Cioè, se devo pagare all’Enpam 3mila euro, se ne farà carico integralmente lo Stato? Oppure dovrò comunque pagarne una parte? Per le risposte occorrerà aspettare un decreto attuativo.
QUALI CONTRIBUTI
Al momento non si sa nemmeno quali contributi saranno pagati dallo Stato. Nella legge di bilancio 2021 è scritto che la misura è stata fatta per “ridurre gli effetti negativi causati dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 sul reddito dei lavoratori autonomi e dei professionisti e di favorire la ripresa della loro attività”.
Quindi è ipotizzabile che il beneficio riguardi i contributi (Quota A, Quota B e sperabilmente il contributo di maternità) dovuti nel 2021.
Ma anche in questo caso per avere certezze bisognerà aspettare di leggere quello che scriveranno i ministeri.
COSA SI PUÒ FARE ADESSO
Nel frattempo l’Enpam si sta organizzando per individuare i beneficiari, in modo da non spedire nemmeno eventuali bollettini a chi avrà il diritto di non pagarli.
Nelle prossime settimane l’ente metterà online un questionario per permettere ai medici e agli odontoiatri di dichiarare, all’interno della propria area riservata, se hanno i requisiti previsti (reddito complessivo 2019 non superiore a 50mila euro e calo di fatturato di un terzo nel 2020).
L’Enpam pubblicherà aggiornamenti tempestivi sul proprio sito web e invierà notizie via email a tutti coloro che hanno chiesto di riceverle.
G. Disc.