Contratti Covid-19, quanto si paga

(Foto: ©GettyImages/Morsa Images)
Per molti medici, soprattutto specializzandi, il 2020 è stato l’anno d’inizio dell’attività libero-professionale. Infatti per fronteggiare l’emergenza Covid il governo ha autorizzato le aziende e gli enti del Ssn a reclutare gli iscritti all’ultimo e al penultimo anno delle scuole di specializzazione con incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa.
I compensi per questi incarichi si cumulano con le somme ricevute a titolo di borsa di studio ma hanno un trattamento fiscale e previdenziale diverso.
Da un lato infatti le borse di studio agli specializzandi non sono redditi imponibili a fini fiscali – dunque sono esentasse – ma sono soggette alla gestione separata Inps (24%). Dall’altro gli incarichi di lavoro autonomo e le collaborazioni coordinate e continuative sono soggette a tassazione ma rientrano sotto l’ombrello della Quota A e della Quota B Enpam.
LA QUOTA A TORNA UTILE
Questo significa che sui primi 4.300 euro circa i giovani medici non devono pagare altri contributi previdenziali, poiché sono coperti dalla Quota A che versano già ogni anno. Sulla parte eccedente pagheranno invece la Quota B.
Per farlo, i redditi avuti nel 2020 andranno dichiarati quest’estate nel Modello D Enpam. In quell’occasione chi è iscritto a una scuola di specializzazione potrà scegliere se pagare la Quota B intera (19,50%) oppure se optare per l’aliquota ridotta (9,75%). Gli specializzandi hanno infatti diritto di scegliere la percentuale ridotta, al pari di tutti i medici e gli odontoiatri che hanno altre forme di previdenza obbligatoria (in questo caso, la gestione separata Inps sulle borse di studio).
ESEMPIO: 10MILA EURO DI REDDITO
Il fatto di avere del reddito imponibile permette allo specializzando, al momento di fare la dichiarazione dei redditi, di poter dedurre i contributi previdenziali e portare in detrazione determinate spese come le tasse universitarie. Nell’infografica è illustrato l’esempio di un iscritto che ha avuto un incarico Covid-19 ricevendo un compenso di 10mila euro e che ha paga 2mila euro di tassa per frequentare la scuola di specializzazione. Da una parte, oltre alla Quota A solita, dovrà versare all’Enpam 556 euro come Quota B. Dall’altra potrà ricevere dall’Agenzia delle Entrate un rimborso di importo simile, se non superiore.
G.Disc.