Come prendere 29 giorni di pensione in più
Compilare correttamente e con qualche accorgimento la nuova domanda di pensione online significa mettersi in tasca una mensilità in più.
Ecco i “trucchi” per ottenere da subito il massimo dalla propria pensione.
SCEGLIERE BENE
Quando si chiede la pensione del fondo della Medicina convenzionata e accreditata (medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali ed esterni) occorre sempre indicare la data di cessazione dell’attività. Per evitare di perdere una mensilità di pensione, è bene che la data di uscita dal lavoro cada più vicino possibile alla fine del mese, ancora meglio se l’ultimo giorno del mese.
Questo perché la pensione decorre dal primo giorno del mese successivo a quello alla data di cessazione dell’attività.
Per fare un esempio concreto, se la cessazione avvenisse il 15 ottobre – in presenza di tutti i requisiti necessari – la decorrenza della pensione sarebbe prevista al 1° novembre. In questo caso si potrebbe rimanere per 16 giorni di ottobre “scoperti”, senza compenso e pensione.
Invece, posticipando la risoluzione del rapporto di convenzione e indicando poi la cessazione al 31 ottobre, la pensione decorrerà comunque dal 1° novembre, ma senza che si verifichi un “buco” di 16 giorni.
L’iscritto pensionando eviterebbe quindi di restare senza entrate per oltre due settimane.
GIOCARE D’ANTICIPO SUI 70 ANNI
Per i medici che compiono 70 anni è prevista la risoluzione d’ufficio del rapporto di convenzione.
Per giocare d’anticipo e “salvare” una mensilità di pensione, i camici bianchi nati ai primi del mese potrebbero rassegnare le dimissioni alla fine del mese precedente.
In questo modo, il pensionando eviterebbe di perdere un mese di pensione.
Ad esempio, chi compie 70 anni il 2 ottobre vedrebbe decorrere la propria pensione dal 1° novembre.
Invece, anticipando la risoluzione al 30 settembre anche la decorrenza risulterebbe anticipata al 1° ottobre. Al netto della rinuncia a due giorni di lavoro si andrebbero a guadagnare 29 giorni “coperti” dalla pensione.
OCCHIO ALL’ERRORE
Capita anche che il medico abbia scelto bene la data dell’ultimo giorno di lavoro (alla fine del mese) ma che al momento di fare domanda indichi come data di cessazione il primo giorno non lavorato.
Ad esempio, se il rapporto in convenzione si conclude il 30 settembre, la decorrenza della pensione è dal 1° ottobre. Se si indica erroneamente il 1° ottobre come data di cessazione si inizierebbe a percepire la pensione dal 1° novembre.
In tal caso, per un errore banale, il malcapitato pensionando si troverebbe un mese “scoperto”, senza retribuzione e senza pensione.
QUOTA A E QUOTA B
Questi accorgimenti invece non si applicano quando si fa domanda di pensione di Quota A e Quota B. Infatti in questi casi non occorre indicare una data di cessazione attività.
Antioco Fois