Adepp, Casse con più patrimonio e meno immobili
Non si ferma la crescita delle Casse di previdenza private e privatizzate che, anche nel 2018, raggiungono numeri più che positivi.
Lo confermano i dati pubblicati dall’Adepp che nel suo IV Rapporto sugli investimenti degli Enti di previdenza privati fotografa un sistema in ottima salute.
Cresce il patrimonio, diminuisce la gestione diretta degli investimenti, cala la percentuale investita in immobili, triplicano gli investimenti nei fondi mobiliari, raddoppia la componente azionaria e sempre più Casse investono in fondi comuni.
“Quando erano pubbliche, le casse di previdenza investivano soprattutto sugli immobili, l’Enpam per esempio destinava il 92 per cento del suo patrimonio a immobili con destinazione abitativa, c’era infatti anche un’importante funzione sociale a cui assolvere”, ha ricordato il presidente della Fondazione Enpam e dell’Adepp Alberto Oliveti.
DISMETTERE PER DIVERSIFICARE
“Quando poi siamo stati privatizzati, abbiamo cominciato a diversificare gli investimenti e soprattutto a dismettere il patrimonio immobiliare – ha continuato – Solo su Roma, la Fondazione possedeva 4.500 appartamenti e su Milano più di 2.000, ma abbiamo studiato un progetto con cui, senza crisi sociali e nella soddisfazione reciproca delle parti, stiamo procedendo a una profonda dismissione”.
Il presidente ha spiegato, poi, che il processo di dismissione sta continuando anche con l’obiettivo di diversificare gli investimenti immobiliari. “Valutiamo anche il settore commerciale e turistico con vocazione alberghiera. È un percorso lungo in cui cerchiamo soprattutto gestori professionali. Andiamo, infatti, sempre più verso i fondi immobiliari, che oggi sono il migliore sistema su piazza per investire”, ha detto.
PATRIMONIO IN CRESCITA
Tornando alla situazione generale della Casse rappresentate dall’Adepp, negli ultimi 5 anni il loro patrimonio ha registrato una crescita continua e costante passando da 65,6 miliardi del 2013 ai 87 miliardi del 2018, un aumento complessivo del 32,6%.
Una crescita dovuta da un lato dai contributi incassati che sono superiori alle prestazioni erogate, +17 miliardi tra il 2013 e il 2018, e dall’altro dai rendimenti conseguiti che ammontano a circa 1,4% netto annuo in media degli anni presi in esame.
RIDUZIONE DEL RISCHIO
Tutte le Casse di previdenza hanno adottato una gestione del patrimonio volta a ridurre il rischio di esposizione proprio degli investimenti. In particolare, le Casse utilizzano tecniche di gestione del rischio che permettono – tramite una diversificazione oculata degli investimenti – di diminuire il rapporto rischio/rendimento riducendo il primo pur mantenendo accettabile il secondo.
A questo scopo la percentuale investita in immobili si sta assottigliando sempre di più lasciando maggior spazio ad altri tipi di investimento. Anche le modalità di investimento stanno cambiando. Le Casse, infatti, investono sempre di più in fondi comuni di investimento.
Per esempio, l’Enpam ha destinato una quota fino al 5% della sua asset allocation (circa 1 miliardo di euro) a investimenti correlati alla propria missione istituzionale e in grado di generare ricadute positive sulle professioni degli iscritti e quindi sull’economia reale.
Inoltre, la Cassa dei medici e degli odontoiatri, ha avviato un monitoraggio del patrimonio complessivo, che ha messo in mostra una rispondenza più elevata rispetto alla media del mercato rispetto ai parametri di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (Esg).