Enpam lancia il “Portafoglio strategico Italia”
La Fondazione investe su azioni e obbligazioni delle principali aziende del Paese. Dopo la partecipazione in Enel, già acquistato lo 0,5 per cento di Eni.
Enpam punta sull’Italia e aumenta la propria presenza nel capitale azionario delle principali società del Paese. Con la nascita del Portafoglio strategico Italia, la Fondazione si presenta al mercato come investitore istituzionale, interessato a svolgere un ruolo attivo mettendo a disposizione del sistema paese la visione di lungo periodo che caratterizza il principale ente previdenziale privato italiano.
Le prime partecipazioni che faranno parte del pacchetto sono quelle che Enpam aveva storicamente in Enel Green Power, poi confluita in Enel per un valore complessivo di circa lo 0,3 per cento del capitale.
A queste si è aggiunta l’acquisizione avvenuta a metà marzo di quote azionarie di Eni. L’acquisto di circa 250 milioni di euro in titoli della società petrolifera, pari allo 0,5 per cento complessivo, è stato realizzato per conto di Enpam da Eurizon, la seconda maggiore società di gestione del risparmio italiana, che utilizzerà le best practice internazionali sia nella gestione finanziaria, sia nel supporto alla Fondazione per le proposte da presentare in assemblea.
“Non ci interessa solo la cedola, ma vogliamo votare in maniera consapevole e informata – spiega il presidente di Enpam, Alberto Oliveti -. Saremo azionisti attivi, per raccogliere consenso intorno alle nostre proposte da chi avrà gli stessi nostri obiettivi di una crescita sostenibile negli anni”.
Nella scelta di avviare con Eni il processo di costituzione del Portafoglio strategico Italia hanno avuto un ruolo sia la solidità economica della società, sia il suo impegno ambientale. “Abbiamo valutato positivamente la gestione di Eni, il management è stato in grado di contenere i costi e mantenere elevato il livello degli investimenti nel settore della ricerca – spiega Oliveti -. Inoltre è una delle società leader nel settore del gas, la fonte fossile più pulita e a maggior crescita, sviluppando progetti innovativi di conversione di raffinerie in impianti bio”.
Anche per queste ragioni, Eni è l’unica tra le grandi società petrolifere ad avere ottenuto il voto A da parte del Carbon Disclosure Project, organizzazione internazionale indipendente che analizza la strategia di decarbonizzazione nella produzione di energia.
“Proseguiamo insomma nella direzione intrapresa nel 2010 – conclude Oliveti – quando Enpam aveva puntato convintamente sull’energia pulita partecipando al capitale dell’allora Enel Green Power”.
La dotazione iniziale del portafoglio è di circa 400 milioni di euro, ricavati anche dalla cessione di un pacchetto di azioni di società europee che sono state vendute per investire il ricavato sull’Italia. Ma questa cifra in futuro è destinata a crescere, fino ad arrivare, tra azioni e obbligazioni, al 5 per cento del patrimonio, circa 1 miliardo di euro ai valori attuali.
Enpam ha avviato da tempo una strategia di investimenti a sostegno dell’Italia. Nel novembre 2015 la Fondazione ha acquisito il 3 per cento delle quote del patrimonio di Banca d’Italia, il livello massimo consentito, contribuendo a rendere gli enti previdenziali privati il terzo azionista più importante di Palazzo Koch con oltre il 10 per cento.
Andrea Le Pera
@FondazioneEnpam