Vicenza, allarme per la fuga di cervelli

La fuga dei camici bianchi all’estero allarma l’Ordine di Vicenza. “Un giovane medico su 5 va a lavorare fuori, c’è bisogno di correre ai ripari” commenta Michele Valente, presidente dell’Ordine vicentino.

Valente spiega come in un contesto in cui i medici di medicina generale non bastano a coprire le esigenze del territorio, i concorsi vanno deserti e spopolano le offerte di lavoro all’estero. Il presidente specifica che non si tratta di una questione meramente economica e deplora l’attività di reclutamento messa in atto da veri e propri procacciatori.

“Fanno leva sul malcontento dei colleghi – ha continuato – su cui pesano questioni come le precarie condizioni di lavoro, la burocrazia macchinosa che contribuisce a togliere tempo prezioso che si potrebbe dedicare ai pazienti, lo svilimento della professionalità e la costante riduzione del numero dei medici”.

Le richieste di medici disposti a trasferirsi fuori dall’Italia arrivano direttamente anche all’Ordine. “Soprattutto da Francia e Germania – ha detto Maria Sogaro, consigliera della Commissione giovani dell’Ordine veneto – e le pretese si sono abbassate. Prima era richiesta la padronanza della lingua adesso propongono anche di fare la specializzazione all’estero”.

Da presidente “quando incontro qualche collega che mi manifesta l’intenzione di andare a lavorare in altri Paesi – ha concluso Valente – cerco di fare leva sulle motivazioni etiche che lo hanno spinto a fare questa professione e sul fatto che le nostre comunità hanno bisogno della sua presenza”.