Una casa per i camici bianchi fuori sede
L’Enpam vuole investire in strutture da mettere a disposizione di universitari, specializzandi, medici e odontoiatri. Un modo per sostenere gli iscritti che per scelta o necessità devono spostarsi lontano da casa, in Italia come all’estero
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Dare la possibilità a medici e odontoiatri di studiare e lavorare lontano da casa, risiedendo in campus convenzionati e con servizi all’avanguardia, senza perdere i contatti con la comunità scientifica e la realtà lavorativa italiana. Per il 2016 l’Enpam ha un nuovo obiettivo: agevolare i camici bianchi che vanno incontro a un’esperienza formativa o professionale fuori sede.
La Fondazione sta valutando la possibilità di investire in iniziative residenziali, in Italia e all’estero, da mettere a disposizione dei suoi iscritti. L’affitto darebbe un rendimento per pagare le pensioni. Allo stesso tempo l’Enpam, che non ha fini di lucro, potrebbe offrire canoni più convenienti di quelli di mercato.
L’intento è ricomprendere tutta la categoria, inclusi i giovani studenti di medicina e odontoiatria che, dopo l’approvazione dell’emendamento che apre all’iscrizione facoltativa, già dal V anno faranno parte a pieno titolo degli iscritti Enpam. In Italia l’idea è dare una ‘casa’ a medici e odontoiatri che si specializzano, completano la propria formazione o cominciano a lavorare, in una città diversa da quella di appartenenza.
L’Enpam però guarda all’Europa come nuova frontiera e fonte d’ispirazione. Un modello ideale, in grado di unire l’alto livello di formazione e il progetto residenziale, è ad esempio la Cité internationale universitaire di Parigi, che dal 1925 accoglie studenti universitari, ricercatori e docenti da tutto il mondo e all’interno della quale si trova anche la Maison de l’Italie.
Testo a cura di Marco Fantini e Andrea S. Neri
Foto di Andrea S. Neri
@FondazioneEnpam