Un medico tra I Medici

Laurea in medicina, famiglia in camice bianco e vita da attore. Dopo essere stato Guido Cavalcanti nella serie Rai-Netflix Medici: The Magnificent, Michele Balducci ha svestito i panni rinascimentali e presto lo vedremo nella camera ovale della Casa Bianca trumpiana.

“L’empatia tra medico e paziente è un elemento che sta alla base anche dello scambio artistico”.

In poche parole, ecco la sintesi che il trentaduenne di Bastia Umbra, in provincia di Perugia, è riuscito a trarre da disciplina medica e recitazione, facendo del patrimonio raccolto all’università una personalissima lente per analizzare i personaggi da portare in scena.

L’ARTE EMPATICA SUL PALCO

L’amore per la medicina lo trova da subito, dentro casa.

Il padre Luigi è cardiologo, la madre Annabella medico di famiglia e il fratello Francesco è specializzando in emergenza urgenza. Ma ancora prima di discutere la tesi in Psichiatria, sulla schizofrenia nel mondo del cinema, Michele aveva deciso che la sua strada sarebbe stata su un palco.

“Sono stato sempre un secchioncello – racconta divertito – medicina mi ha aiutato anche nel metodo di studio. Ma durante il corso universitario seguivo già un corso in recitazione”.

Sono stato sempre un secchioncello – racconta divertito – e studiare medicina mi ha aiutato anche nel metodo. Ma durante il corso universitario studiavo già recitazione”

Un percorso formativo proseguito a Milano con Filippo Timi e alla Guildhall school of music and drama di Londra, che l’ha poi portato in teatro, sul grande e sul piccolo schermo, in produzioni macina-share come ‘Don Matteo’.

Dopo aver interpretato il poeta amico di Lorenzo il Magnifico nella seconda stagione della serie sui Medici, Michele sarà Bo‘Spring roll’, nerd della tecnologia nella sit-com ‘Bleah!’, parodia della vita della Casa bianca con Veronica Pivetti e Paolo Conticini, ad aprile online sulla piattaforma yousquare.it

Aprile sarà anche il mese del debutto al ‘Morlacchi’ di Perugia, con la nuova produzione del Teatro stabile dell’Umbria.

“Se dovessi, invece, interpretare un medico – commenta l’attore – sarebbe un dottore vecchio stampo, che alle capacità tecniche antepone una buona dose di intuito ed empatia”.

Tra i soggetti di riferimento, Michele ha in mente il dottor Carter, giovane professionista di pronto soccorso in ‘E.R., medici in prima linea’.

Nel cassetto dei personaggi preferiti c’è però il più emblematico burbero in camice e investigatore della medicina.

“È vero è scorbutico, ma ha anche una grande empatia. Un contrasto che funziona e mantiene alta la tensione. Se dovessi vestire il camice bianco – assicura Balducci – mi piacerebbe farlo per dare vita ad un personaggio alla Dr House”.

Antioco Fois

 

IL TALENTO DI MICHELE BALDUCCI

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