Trento, nessuna denuncia all’immigrato irregolare

“È escluso che il collega abbia denunciato un paziente perché immigrato irregolare”. Marco Ioppi, presidente dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri di Trento, interviene sul caso della presunta denuncia di un immigrato fatta da un camice bianco del pronto soccorso di Cles che, per questo motivo, si sarebbe rifiutato anche di fornire al paziente le cure necessarie.

Il caso è balzato agli onori della cronaca nazionale la scorsa settimana, dopo che il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, aveva espresso solidarietà al medico del pronto soccorso additandolo come “un esempio da seguire”.

“Abbiamo fatto l’istruttoria e adesso andremo in commissione a discuterne – dice Ioppi – . Chiameremo il medico a illustrare la sua posizione” .

In base agli elementi acquisiti sin qui dall’Ordine, il medico avrebbe preso in carico il paziente fornendogli tutte le cure necessarie. “Poi – prosegue Ioppi – il paziente si è agitato, il collega ha dovuto sedarlo e probabilmente per evitare situazioni di violenza o pericolo ha allertato, lui dice proprio ‘allertato’, le forze dell’ordine. Sicuramente non siamo di fronte a un medico che per scelta, per ideologia o per motivazioni lontane dalla solidarietà che un camice bianco deve avere, abbia denunciato un paziente perché irregolare. Questo è assolutamente escluso” .

Il medico, ribadisce il presidente dell’Ordine trentino “ha prestato al paziente, che aveva una patologia di non importante rilevanza, tutte le cure necessarie. Alla fine sembra che sia successo un trambusto, qualcosa che lo ha convinto ad allertare le forze dell’ordine. Valuteremo meglio tutto, ma probabilmente c’è stato qualcosa che non ha funzionato nella comunicazione. Vedremo la documentazione clinica come è stata fatta – conclude Ioppi – ma non si è trattata di una situazione in cui a un paziente viene rifiutato il diritto alla cura. Ne ho parlato anche con il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli”.

Mcf