Tentata violenza a Lecce, l’Ordine sarà parte civile

L’Ordine di Lecce si costituirà in giudizio a difesa della collega che la scorsa settimana è stata aggredita durante una visita a casa di un paziente nel cuore della notte.

“Non vogliamo difendere solo la collega, ma la dignità di tutti”, dice il neo presidente Donato de Giorgi in una nota in cui denuncia l’emergenza che sta vivendo il Salento.

Sul tema è attiva la Commissione sicurezza e disagio lavorativo, presieduta dal vicepresidente dell’Ordine Luigi Peccarisi. “Già un mese fa – dice Peccarisi – c’era stato un incontro con il Prefetto per discutere delle modalità di tutela dei medici in continuità assistenziale, in cui era stata espressa la massima collaborazione e attenzione”.

I medici chiedono telecamere, videocitofoni, ingressi anti scasso, congegni per allertare le forze dell’ordine. “Riteniamo necessario – aggiunge il vicepresidente dell’Ordine – stabilire mansionari su compiti e limiti del servizio per dissuadere da richieste improprie. Inoltre sarebbe opportuno avere la possibilità di essere accompagnati da guardie giurate o dalle forze dell’ordine negli interventi ritenuti a rischio”.

“I medici del settore – conclude Peccarisi – sono consci del pericolo insito nella professione. Vogliono onorare l’impegno ma soprattutto, opportunamente considerati, vogliono sentirsi orgogliosamente medici”.