Taranto-Ilva, l’appello dei giovani medici

“Abbiamo il dovere di difendere il diritto alla salute di tutti i cittadini tarantini. Senza Salute non c’è futuro”.

A dirlo sono i giovani medici dell’Ordine guidato da Cosimo Nume, nel corso di un incontro in cui hanno illustrato la propria posizione in merito alla vicenda dell’ex Ilva.

“La salute è il presupposto per l’espletamento di qualsiasi tipo di attività, compresa quella lavorativa” ha detto Francesca Baldi, giovane medico.

La salute – ha proseguito – non deve essere messa in secondo piano e, al contrario, deve essere la prerogativa per qualsiasi tipo di discussione sul futuro della città.

Per sensibilizzare sul tema salute-ambiente, da tempo all’Ordine pugliese è stato avviato un corso di medicina ambientale.

“Abbiamo voluto sensibilizzare i giovani medici alle particolari problematiche della nostra città – ha detto Annamaria Moschetti, presidente della commissione Ambiente dell’Ordine – .

Abbiamo cercato di fornire una cultura sanitaria adeguata ai tempi”.

“È un bel risultato – ha detto Cosimo Nume, presidente dei medici e degli odontoiatri tarantini – vedere che siamo riusciti a trasferire nei giovani colleghi l’attenzione per le problematiche di ambiente e salute di questa città”.

I giovani medici hanno stilato un documento che elenca le conseguenze di una forte esposizione alle fonti inquinanti, come i metalli pesanti, a cui sono sottoposti i cittadini del capoluogo jonico e tutte le patologie che possono derivarne e che compromettono irrimediabilmente il futuro della città.