Specializzandi in corsia, ok degli Ordini veneti

L’impiego degli specializzandi in corsia trova d’accordo Regione, Atenei e Ordini veneti.

“Per un decennio la nostra voce, che annunciava un problema di carenza di medici nel futuro, è rimasta inascoltata – ha detto Francesco Noce, presidente della Federazione degli Ordini dei medici veneti – . Oggi siamo arrivati al punto che la soluzione deve essere trovata”.

La delibera della Regione – che a Ferragosto annunciava il finanziamento per l’assunzione di 500 medici non specializzati da parte delle aziende dopo un breve percorso di formazione teorica e un tirocinio – ha determinato quello che Noce definisce uno “choc positivo”, che ha avuto come conseguenza il dialogo tra le parti alla ricerca di una soluzione concordata e condivisa.In Veneto mancano oltre 1.300 medici, con criticità gravi nel Pronto soccorso e nella Medicina e Geriatria.

Per tamponare l’emergenza si assumeranno 500 specializzandi a tempo determinato con un concorso.

Sarà fatto un contratto di formazione-lavoro agli specializzandi al quarto e quinto anno di tirocinio, prevedendo che il 70 per cento del tempo sia dedicato alla formazione nelle strutture ospedaliere e il restante 30 per cento, di teoria, sia trascorso all’Università.

Questa ne definirà le competenze e valuterà se siano autonomi, o parzialmente autonomi, nelle varie funzioni.
Al termine del tirocinio di specializzazione, senza ulteriore concorso, i medici a tempo determinato potranno rimanere nella struttura passando ad un contratto a tempo indeterminato.

Poiché però gli specializzandi che possono essere assunti non sono sufficienti, è stato deciso anche l’ampliamento della rete degli ospedali in cui potrà avvenire la formazione, con l’effetto di aumentare la possibilità di inserimento dei giovani camici bianchi.

“Gli Ordini – ha detto Noce – sono attenti a garantire la qualità della professione e tutelare l’autonomia dei giovani medici, salvaguardando la loro carriera dal punto di vista penale e assicurativo. Inoltre, abbiamo sottolineato la necessità che tutto venga fatto seguendo la vigente normativa nazionale”.