Sopaf, Camporese assolto: “Agito nell’interesse dell’ente”

Non ci fu truffa né corruzione. L’ex presidente Adepp e Inpgi, Andrea Camporese, è stato assolto dalle accuse che gli erano state rivolte nell’ambito di un filone del processo per il crac della finanziaria Sopaf. Camporese, assolto con formula piena perché il fatto non sussiste, era accusato di aver ricevuto somme di denaro “per il compimento di atti contrari ai doveri d’ufficio”.

Al centro della contestazione c’era l’acquisto di quote del Fondo immobili pubblici (Fip) a un prezzo che secondo la Procura era maggiorato e che avrebbe consentito alla Sopaf di incassare 7,6 milioni di euro in danno dell’Inpgi. Ipotesi bocciata dai giudici.
“Sono ovviamente soddisfatto, dopo un lungo e dolorosissimo processo, del fatto che il tribunale abbia riconosciuto che ho sempre agito nell’interesse dell’ente che ho presieduto per otto anni”, ha detto Andrea Camporese.

“Sono felice che sia finito il calvario di un uomo e che lui sia ancora vivo. Come riparerà le sue ferite personali, familiari e professionali?” è il commento del presidente dell’Adepp e dell’Enpam Alberto Oliveti. “L’intera vicenda aveva dell’incredibile. Sono contento che la giustizia abbia quantomeno restituito onorabilità all’ex presidente dell’Inpgi” conclude Oliveti.

Anche il nome dell’Enpam era stato accostato a quello di Sopaf poiché tra il 2008 e il 2009 la Fondazione aveva acquistato dalla società circa 100 milioni di euro di quote Fip.

L’Enpam aveva deciso di costituirsi parte civile per tutelarsi nella eventualità di aver subito un danno patrimoniale, ma secondo quanto riportato dalla stampa, i giudici avrebbero escluso l’ipotesi che ci sia stata una truffa.

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