Scuole di specializzazione, al via ma con posti vacanti

 

Le scuole di specializzazione medica sono ormai ufficialmente partite da qualche giorno, ma sugli oltre 8.700 contratti di formazione disponibili ce ne sono ancora molti vacanti.

Nonostante la novità degli ‘scaglioni straordinari’, con cui per la prima volta il Miur ha cercato di disperdere il minor numero di borse possibile, c’è infatti il rischio che almeno 200 posti restino senza assegnatari.

E con l’avvio delle scuole di formazione per Mmg, a marzo 2020, si rischia un’ulteriore piccola ‘fuga’.

A lanciare l’allarme sono i sindacati degli specializzandi, che condividono l’intento del ministero di ridistribuire più contratti possibili rispetto agli scorsi anni (quando una cifra fisiologica di borse andava comunque persa senza che nessuno tentasse di riassegnarle) ma evidenziano come tutto il meccanismo di ri-assegnazione dei posti attraverso gli scaglioni – finora ce ne sono stati già quattro – abbia bisogno di sistemi correttivi che evitino dei veri e propri balletti da una scuola di specializzazione ad un’altra.

COSA SONO GLI SCAGLIONI

Il problema nasce dal fatto che non tutti i vincitori del concorso dello scorso luglio si sono poi effettivamente immatricolati, lasciando così dei posti liberi.

Da allora, sono stati aperti già 4 scaglioni con cui – attraverso lo scorrimento della graduatoria – diversi posti sono stati riassegnati sia a chi proprio non era riuscito a entrare in nessuna scuola, sia a chi voleva cambiare perché scontento della prima assegnazione ottenuta.

Inoltre, a fine ottobre, 153 posti risultavano ancora non assegnati per mancanza di requisiti (es: mancanza di candidati di lingua tedesca a Bolzano).

Il prossimo 11 novembre “ci sarà certamente un altro scaglione e dovrebbe essere l’ultimo, visto che le scuole sono ormai iniziate”, dice Massimo Minerva, moderatore del gruppo Facebook “Specializzazione in medicina Als-Fattore 2a” che conta più di 20 mila membri.

“Questa volta secondo notizie dalle segreterie – aggiunge – in caso di abbandono a scuola già iniziata non verranno restituite le tasse. Ci sembra un ottimo deterrente”.

Il sistema degli scaglioni “purtroppo permette di giocare con i posti, visto che non c’è un obbligo a iscriversi.

E credo che almeno 200 alla fine resteranno vacanti”, ha aggiunto Minerva sottolineando che alla luce di tutto questo, sarebbe opportuno che il Miur facesse una riflessione e prendesse dei provvedimenti.

L’ALTRA FUGA

Altri posti delle scuole di specializzazione mediche potrebbero poi liberarsi dal prossimo mese di marzo, quando cominceranno anche i corsi di formazione per la Medicina generale.

Alcuni specializzandi, infatti, potrebbero partecipare al concorso Mmg che si terrà il prossimo 22 gennaio e, in caso di superamento della prova, optare per quest’altro percorso.

“Stime precise a livello nazionale è difficile farne, ma se dovessi basarmi solo orientativamente sul triennio 2016-2019, i numeri di chi lascia le scuole di specializzazione per i corsi Mmg sono bassi e non si arriva neanche al 10 per cento. Nella mia classe, ad esempio, su 18 frequentanti solo uno proviene dalla scuola di specializzazione”, dice il segretario nazionale di Fimmg Formazione Luca Galzerano.

Viceversa, in Sicilia nell’ultimo triennio, “sono stati circa 55 i medici che hanno abbandonato le scuole di medicina generale per quelle di specializzazione, ma grazie allo scorrimento tutti i posti sono stati riassegnati”, fa poi notare Luigi Tramonte, dirigente sindacale con un trascorso da coordinatore siciliano di Fimmg Formazione .

“L’importante è individuare dei meccanismi che evitino ai medici di fare i ballerini da una scuola all’altra – dice –, sono fondi pubblici che si perdono e visto che c’è un imbuto formativo bisognerebbe stare più attenti”.

Lo scorrimento con il metodo degli scaglioni straordinari “è stato apprezzato ma così come è strutturato  non va bene, non ci si può mettere in prenotazione in eterno senza immatricolarsi”, conclude Tramonte.

Maria Chiara Furlò