Roma, Osservatorio Sicurezza di Ordine e Regione

L’Ordine dei camici bianchi della Capitale organizza un Osservatorio con la Regione Lazio per monitorare la situazione delle aggressioni sul lavoro a danno di medici e operatori sanitari e sollecitare interventi per ridurle.

“Non diminuiscono, anzi aumentano i fatti di violenza contro i medici nei luoghi di lavoro – ha detto Antonio Magi, presidente dell’Ordine di Roma – e in alcuni Pronto soccorsi manca il controllo della Polizia. Per monitorare il problema sul territorio – ha proseguito Magi – abbiamo deciso di far nascere un Osservatorio insieme alla Regione. Le eventuali valutazioni saranno poi riportate al Prefetto perché siano presi provvedimenti”.

Il tema delle aggressioni è stato argomento di confronto lo scorso mercoledì nell’aula Roberto Lala dell’Ordine di Roma, dove è stato organizzato un corso di aggiornamento intitolato ‘No alla violenza contro medici ed operatori sanitari’.

Coordinato dalle consigliere Cristina Patrizi e Rosa Maria Scalise, il corso è stato occasione per confrontarsi su origini del comportamento violento, iniziative per arginare il fenomeno, linee guida per contrastare la violenza nella salute mentale e proposte di legge per tutelare le vittime.

Al termine dell’incontro, un documento conclusivo ha elencato sette rivendicazioni dei medici e degli odontoiatri per lavorare in sicurezza.

Si comincia con la richiesta di verifica della messa in sicurezza di tutte le postazioni di continuità assistenziale e di tutti i presidi territoriali aperti al pubblico da parte della Aziende Sanitarie, con un monitoraggio semestrale vincolante per i Direttori generali e inserito negli obiettivi di valutazione. Al terzo punto si chiede che le procedure di sicurezza siano implementate e diffuse a tutti gli operatori, medici e non, con particolare attenzione per i medici convenzionati.

Segue nell’elenco la richiesta alle Aziende di garantire ai professionisti coinvolti in episodi di violenza un sostegno nelle questioni legali. Presente anche la richiesta di finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale, la promozione attraverso campagne efficaci oltre all’esigenza di mettere in campo risorse per la formazione di tutti i professionisti, dipendenti e convenzionati.