Ripartire da etica, solidarietà e prevenzione

Insieme alla tutela dell’atto medico, sono le parole chiave per rilanciare la professione odontoiatrica

Solidarietà, prevenzione, etica,renzo tutela dell’atto medico sono le parole d’ordine individuate dalla componente odontoiatrica al termine della tre giorni di Rimini. Gli odontoiatri hanno rilevato la necessità di evidenziare quelle prerogative che testimoniano di una professione che ha a cuore la tutela della salute di tutti, anche di chi non può accedere alle cure a causa dell’attuale crisi economica. “Si sa che i costi incomprimibili del materiale e delle attrezzature moderne non consentono al Servizio sanitario nazionale di offrire un’efficace sistema di assistenza – ha detto il presidente Cao nazionale, Giuseppe Renzo (a destra nella foto) – . Tuttavia, pur consapevoli che ciò non potrà risolvere il problema, cercheremo di convincere gli iscritti a incrementare l’intervento solidale e volontaristico a favore dei soggetti che non sono in grado di accedere ai nostri studi attraverso il canale tradizionale”.

Renzo ha apprezzato il ritorno di interesse generalizzato attorno al tema della prevenzione, primo presidio a garanzia della salute nonché ‘esercizio’ utile e intelligente in termini di costi sociali. Un dato di fatto da poco riconosciuto anche dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ha definito le attività di prevenzione come le uniche in grado di garantire un abbattimento dei costi a livello sociale e macroeconomico.

In tal senso Renzo ha raccolto la disponibilità richiesta dal ministro: “Noi presidenti Cao e tutti i referenti degli Stati Generali dell’odontoiatria ci siamo e ci saremo”. Renzo ha sottolineato l’importanza di promuovere comportamenti etici. “È l’unica strada che garantisce la crescita individuale e collettiva della nostra categoria – ha detto – . Una volta completato questo percorso, potremo legittimamente rivendicare la correttezza dei nostri comportamenti e rimandare al mittente le consuete accuse di evasione fiscale. Troppo spesso sono l’indice del persistente fenomeno dell’esercizio abusivo favorito, ma non giustificato dal fenomeno parallelo del prestanomismo”.

Dentists in surgical masks holding dental toolsIn piena sintonia con i colleghi medici, anche gli odontoiatri hanno quindi rivendicato l’importanza di tutelare l’atto medico. “Quella medica è una professione intellettuale e si basa sul rapporto diretto medico-paziente – ha detto Renzo -. Difenderemo contro tutti, compresa l’Antitrust, la natura della visita medica: un atto fondamentale del rapporto medico-paziente ove si svolgono i preliminari accertamenti sanitari, si raccoglie il consenso informato e si stabilisce un piano terapeutico che permette di venire incontro alle esigenze di cura del paziente nel modo migliore possibile. Non potremo mai accettare la trasformazione in un’attività imprenditoriale di fornitura di beni e servizi”.

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