Quei dieci minuti che ti salvano la vita

L’Ordine di Oristano ha organizzato un evento insieme all’Enpam per mostrare che, in attesa del medico, l’intervento di ogni cittadino potrebbe essere fondamentale

Se rimane chiuso in una teca perché non c’è nessuno in grado di usarlo, un defibrillatore non serve a nulla. Lo sanno bene a Oristano dove, qualche mese fa, un 72enne pensionato è morto di infarto in attesa dei soccorsi nella centralissima Piazza Roma, a cinquanta metri da dove il Comune aveva provveduto a collocare un apparecchio salvavita.

Proprio in Piazza Roma, l’ultimo sabato di giugno l’Ordine dei medici e odontoiatri di Oristano ha organizzato ‘Impara a salvare una vita in Piazza della Salute’, iniziativa per insegnare ai cittadini come comportarsi di fronte a una persona in arresto cardiaco.

“Come istituzione vogliamo essere presenti sul territorio – ha detto il presidente dell’Ordine, Antonio Sulis – .

Vogliamo essere sempre più solidali con i cittadini e crediamo che anche iniziative come questa possano avvicinarci alla gente e dimostrare l’utilità sociale della nostra professione”.

All’ombra di un gazebo allestito dalla Protezione civile e dalla Libera Associazione di Volontari del Soccorso (Lavos), i partecipanti hanno ascoltato una lezione teorica su come agire in caso di emergenza e poi sono stati messi alla prova, a tu per tu con i manichini stesi in terra, per l’esercitazione vera e propria.

Protagonisti della dimostrazione sono stati il cardiologo Gianfranco Delogu e il medico rianimatore Giuseppe Obinu.

“È importante – ha sottolineato Delogu – formare sempre più cittadini capaci di intervenire in caso di necessità”.

Alla manifestazione, inserita nel progetto ‘Piazza della Salute’, è intervenuto anche il presidente dell’Enpam, Alberto Oliveti, ribadendo l’importanza di saper tempestivamente prestare soccorso in situazioni di emergenza. “In attesa del medico – ha detto Oliveti – conoscere le manovre salvavita può essere fondamentale”.

Laura Petri