Quanto pagano gli altri professionisti

Anche quest’anno l’esistenza dell’obbligo contributivo Enpam ha permesso ai medici e agli odontoiatri di pagare contributi più bassi rispetto a quelli che sarebbero stati chiesti dallo Stato.

In Italia vige infatti il principio per cui tutti i redditi da lavoro devono essere assoggettati a contribuzione previdenziale.

Se non avessero una Cassa professionale, i medici e i dentisti non sarebbero esonerati dal pagare ma dovrebbero versare obbligatoriamente i contributi alla gestione separata Inps, che ai liberi professionisti riserva un’aliquota del 25,72 per cento (ben più alta di quella dell’Enpam).

Per quanto riguarda le altre categorie che hanno una propria Cassa previdenziale la situazione è variegata. In ambito sanitario si va dal 16 per cento dei veterinari al 20 per cento degli infermieri, passando per il 19 per cento dei biologi.

Gli psicologi hanno un minimo del 12 per cento che, a scelta dell’interessato, può salire al 22 per cento.

Guardando ad altri settori troviamo i commercialisti con il 16 per cento e 18,5 per cento per avvocati e gli ingegneri e architetti.

G.D.

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