Quando conviene fare la domanda di pensione

I medici che lavorano in convenzione con il Servizio sanitario nazionale possono fare la domanda di pensione all’Enpam solo dopo aver concluso il rapporto professionale con l’Asl. Ma per rassegnare le dimissioni è meglio fare i conti con la fine del mese

 10740048484_96689007f3_oI medici convenzionati vicini alla pensione hanno interesse a tener d’occhio il calendario. A volte attendere qualche giorno prima di fare la domanda di pensionamento può infatti far guadagnare migliaia di euro.

Per gli iscritti convenzionati con il Servizio sanitario nazionale prossimi alla pensione, l’iter prevede che si debba cessare l’attività in convenzione prima di fare la domanda per il pensionamento. I tempi di preavviso variano in genere da due a tre mesi a seconda dell’Azienda presso la quale si lavora.

Ma far coincidere la data del compleanno con quella della fine dell’attività potrebbe essere la scelta meno conveniente per le proprie tasche.

 

Scegliere la data

La pensione dell’Enpam decorre dal primo giorno del mese successivo a quello in cui si è cessata l’attività professionale. Poniamo quindi il caso di un medico di medicina generale che il 10 marzo del 2016 compirà 67 anni e avrà quindi i requisiti per chiedere la pensione di vecchiaia.

Se cessasse l’attività il giorno del suo compleanno rimarrebbe senza stipendio fino alla fine del mese, mentre la pensione Enpam decorrerebbe dal primo aprile. Nel suo caso, quindi, sarà meglio posticipare la data di cessazione dell’attività al 31 marzo.

Poniamo invece il caso di un medico convenzionato che abbia deciso di proseguire l’attività e che il 10 marzo del 2016 compirà 70 anni. In base all’Accordo collettivo nazionale, per i medici dell’assistenza primaria e per gli specialisti ambulatoriali l’attività viene cessata d’ufficio dalle Asl al compimento del 70° anno. In questo caso dunque la scelta più conveniente è quella opposta: per non perdere i 20 giorni dello stipendio di marzo, è meglio anticipare la data di cessazione alla fine di febbraio.

È evidente che, se invece il compleanno cade il 27 marzo, non è necessario anticipare la data del pensionamento perché di fatto perderebbe solo tre giorni.

 

I requisiti in vigore nel 2015

tabella-quando-pensioneNel 2015 si potrà andare in pensione a 66 anni e sei mesi. Il requisito per la pensione anticipata è invece 60 anni e sei mesi, con 35 anni di contribuzione effettiva riscattata e/o ricongiunta e 30 anni di anzianità dalla laurea. Il possibile traguardo riguarda, per la pensione ordinaria di vecchiaia, gli iscritti nati dal primo gennaio al 30 giugno del 1949.

Nel caso della pensione anticipata, invece, riguarda i medici e gli odontoiatri fino al 30 giugno del 1955. Infine, si può andare in pensione anticipata indipendentemente dall’età (salvo per la Quota A), se si hanno almeno 42 anni di contribuzione effettiva riscattata e/o ricongiunta insieme con i 30 anni di anzianità dalla laurea.

 

 

Altri requisiti

Per la pensione di vecchiaia in linea di principio non è previsto alcun requisito contributivo minimo se si è in attività di servizio al momento in cui si matura il diritto.

Eccezioni: per la pensione del Fondo di previdenza generale (Quota A e di Quota B) occorre comunque un’anzianità contributiva di almeno cinque anni sulla Quota A (requisito che sale a 15 anni per chi si è cancellato dall’Albo prima dell’età pensionabile).

Chi è stato contribuente di uno dei Fondi speciali Enpam (ad esempio come medico di medicina generale, specialista ambulatoriale o specialista esterno) ma non esercita più l’attività (perché, ad esempio, è diventato medico ospedaliero) deve avere 15 anni di anzianità contributiva per ottenere una pensione dai Fondi speciali.

Per la pensione anticipata oltre all’età è necessario aver maturato almeno 35 anni di contribuzione effettiva riscattata e/o ricongiunta e 30 anni di anzianità dalla laurea. È anche possibile andare in pensione anticipata indipendentemente dall’età, ma si devono avere 42 anni di contribuzione effettiva riscattata e/o ricongiunta e 30 anni di anzianità dalla laurea.

 

Termini inderogabili per la pensione anticipata di Quota A

I requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia per la Quota A del Fondo di previdenza generale sono gli stessi validi per tutti gli altri Fondi dell’Enpam. L’eccezione riguarda l’eventuale pensionamento anticipato, che si può chiedere solo a 65 anni e a condizione che si scelga di ricevere una pensione interamente calcolata con il metodo contributivo.

L’opzione deve essere espressa formalmente compilando un modulo specifico (aggiuntivo rispetto alla domanda di pensione vera e propria) entro il mese in cui si compiono 65 anni. La scadenza è improrogabile: chi è nato il 10 marzo dovrà spedire il modulo di opzione al massimo entro il 30 marzo.

In ogni caso è meglio inviare i moduli ancora prima, cioè entro l’anno che precede il compimento dei 65 anni. Così facendo, infatti, gli uffici che calcolano i contributi previdenziali potranno addebitare la Quota A fino alla data precisa della pensione e l’iscritto non avrà l’incomodo di dover chiedere rimborsi o di pagare conguagli successivamente.

È bene comunque ricordare che, scegliendo la pensione anticipata di Quota A, il trattamento verrà calcolato con il metodo contributivo per tutti gli anni di contribuzione, un sistema diverso da quello che l’Enpam applica di norma. Inoltre, con la pensione anticipata si rinuncia all’eventuale integrazione fino al minimo Inps, nel caso in cui l’importo della pensione maturata presso le gestioni dell’Enpam sia inferiore a un tetto che è fissato annualmente dalla legge.

Per saperne di più: entrando nell’area riservata del sito www.enpam.it tutti gli iscritti Enpam possono visualizzare l’importo previsto per la propria pensione di Quota A, sia di vecchiaia sia anticipata.