Prima candelina con il bonus bebè

Pioggia di richieste per il sussidio Enpam. Per i gemelli, doppio e in qualche caso triplo assegno.

Sono in tutto 770 le dottoresse che festeggeranno il primo compleanno del loro bambino con un assegno di 1500 euro, per un totale di un milione e 155mila euro che la Fondazione verserà alle iscritte in possesso dei requisiti richiesti dal bando.

Il bonus si aggiunge all’indennità di maternità ed è stato pensato dalla Fondazione come sostegno per le spese dei primi dodici mesi di vita del bambino o, in caso di adozione o affidamento, d’ingresso del minore in famiglia.

Nelle spese sono comprese anche quelle di nido e babysitter.

Doppio e in qualche caso triplo assegno per i parti gemellari. In base alle regole del 2017, infatti, si poteva fare domanda una sola volta per ciascun figlio. Per i nascituri e i bambini nati dopo i termini previsti dal bando del 2017, le domande si riapriranno nel 2018.

Un anno di maternità

Per la maternità Enpam, il 2017 è l’anno della svolta. Entrano finalmente in vigore i nuovi regolamenti sulla genitorialità, dopo un periodo di gestazione faticoso dovuto a una prima bocciatura da parte dei ministeri vigilanti.

Una carica di welfare per sostenere le famiglie e favorire il rientro delle professioniste al lavoro: oltre a un assegno di maternità più ricco e il bonus bebè per le spese legate alla nascita o all’adozione, le nuove misure prevedono per la prima volta anche la tutela della gravidanza a rischio per le libere professioniste.

Una presa di posizione importante da parte di Enpam per promuovere l’indifferenza di genere. In una recente indagine condotta dal centro studi Adepp (Associazione delle casse previdenziali privatizzate di cui Enpam fa parte) è emerso infatti che ancora oggi dopo la maternità il 15 per cento delle donne libere professioniste è uscita temporaneamente o definitivamente dal mondo del lavoro.

Laura Montorselli