Prevenire lo spreco per restare in salute

La Giornata nazionale per la prevenzione dello spreco alimentare è stata presentata all’Enpam nella cornice di Piazza della Salute

spreco_alim_1Un sacchetto e un diario per la famiglia, nel tentativo di ridurre gli sprechi a beneficio del portafoglio e della salute. Sono alcuni degli strumenti lanciati in occasione della 4a Giornata nazionale per la prevenzione dello spreco alimentare che è stata presentata nella sede dell’Enpam.

“Lo spreco migliore è quello che non si fa”, ha detto Andrea Segrè, fondatore di Last minute market e presidente del Comitato tecnico-scientifico per la prevenzione sprechi e rifiuti presso il ministero dell’Ambiente. Si spreca infatti soprattutto in casa: circa 145 kg di cibo all’anno per famiglia, cioè il 75 per cento dello spreco complessivo in Italia per un costo di 360 euro annui. Sono numeri dell’Osservatorio nazionale Waste Watcher di Last minute market. Ma ci sono segnali incoraggianti: “I dati dicono che un italiano su cinque mette già in atto comportamenti virtuosi, e che il 57 per cento sta dalla parte giusta, attento a non sprecare per convinzione o per necessità – aggiunge Segrè –. Lavoriamo sul 40 per cento che resta, incurante o incoerente: facciamolo con una campagna efficace di educazione alimentare”.

Una risposta può essere la ‘family bag’, il sacchetto per le famiglie che il ministero dell’Ambiente spinge per far adottare ai ristoranti, per incentivare i clienti a portare a casa il cibo non consumato.

spreco_alim_7“Le campagne di sensibilizzazione che abbiamo avviato stanno raccogliendo i loro frutti – ha detto il sottosegretario all’Ambiente Barbara Degani –. Il 45 per cento degli italiani vive lo spreco come un problema. La family bag, iniziativa da noi e promossa prima in Veneto e poi in tutta Italia, ha trovato posto in una legge e ha avuto il plauso di quattro italiani su cinque”.

Da marzo faranno inoltre la loro comparsa i diari di famiglia, in cui un campione di 400 nuclei familiari potranno il cibo sprecato ogni giorno per tipologia e quantità. L’analisi offrirà anche lo spunto per una migliore conoscenza degli stili di vita. Lo spreco è infatti anche un problema sanitario.

“Si sprecano più facilmente gli alimenti freschi e deperibili, cioè quelli che fanno meglio alla salute – osserva, da medico, il presidente dell’Enpam Alberto Oliveti – Per questo prevenire gli sprechi insegnando a fare bene la spesa, a conservare correttamente i cibi e a mangiare quelli ancora buoni, significa anche migliorare lo stato di salute dei consumatori. Di certo riempiendo la dispensa con alimenti pieni di conservanti si limita il rischio di farli scadere, ma si non ci si fa un grande favore”.

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