Più immatricolazioni, ma la Fnomceo chiede più borse

Si è aperta oggi la procedura online per iscriversi ai test d’ingresso per accedere ai corsi di laurea in Medicina e Odontoiatria. I posti per le matricole sono circa 1800 in più rispetto a un anno fa, 140 in più per Odontoiatria.

La Fnomceo teme ripercussioni sull’imbuto formativo e chiede più borse di specializzazione.

AUMENTANO LE MATRICOLE

Per l’anno accademico 2019/2020 i posti per il corso di laurea in Medicina e Chirurgia sono stati portati a 11.568 contro i 9.779 dell’anno scorso, quelli per Odontoiatria a 1.133 contro i 1.096 del a.a. 2018/2019.

Quelli invece destinati ai candidati non comunitari residenti all’estero sono 743 per Medicina e Chirurgia (in lingua italiana e in lingua inglese) e 86 per Odontoiatria (in lingua italiana e in lingua inglese).

Le iscrizioni al test di ingresso sono aperte fino alle ore 15.00 del 25 luglio 2019, sul portale www.universitaly.it.

Le prove si terranno il 3 settembre.

L’IMBUTO SI RESTRINGE

L’aumento di immatricolazioni non va nella direzione auspicata dalla Federazione degli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri, che teme un restringimento ulteriore dell’imbuto formativo. “Chi spiega a Bussetti che in Italia mancano gli specialisti e non i medici?” si chiede amareggiato Filippo Anelli, presidente della Fnomceo.

“Soprattutto – prosegue il presidente della Federazione – chi spiegherà ai 10.000 medici fermi nel limbo prodotto dall’ignavia della politica e in attesa dell’aumento delle borse di specializzazione che i loro sogni, le loro speranze sono state infrante da un Ministro della Repubblica che non ha capito che cosa bisognava fare?

E chi lo farà tra cinque anni, quando, per l’esito di vecchi ricorsi e di nuovi aumenti negli accessi, saranno diventati più di 21.000?”.

IERI IL CONCORSO SSM 2019

L’allarme di Anelli è giunto a pochi giorni dal concorso nazionale per accedere alle scuole di specializzazione che si è svolto ieri.

Una prova a cui hanno partecipato 18.773 candidati (contro i 16.046 dell’anno scorso) che si sono disputati le 8mila borse statali bandite quest’anno, a cui si aggiungeranno quelle finanziate dalle Regioni o da altri Enti pubblici e non.

Proprio sul numero complessivo delle borse, negli ultimi giorni si è scatenata una polemica sui social perché il Miur non ha ancora reso pubblico il decreto, annunciato ufficiosamente come imminente.

Resta la certezza che, pur considerando i camici bianchi che entreranno nel prossimo corso triennale di formazione in medicina generale – l’anno scorso il bando aveva previsto 2.093 borse – saranno ancora tanti, e in costante aumento, i medici che non avranno la possibilità di completare il percorso di formazione post-universitaria.

Il tutto mentre vengono richiamati in servizio i pensionati, si chiede il supporto dell’esercito e i giovani medici italiani fuggono verso Paesi che ne apprezzano professionalità e preparazione.