Onorevoli camici bianchi, Siani e Pittella per il Pd

Sono due i camici bianchi eletti tra le file del Partito democratico che siederanno tra i banchi del Parlamento nella legislatura appena iniziata.

Alla Camera Paolo Siani, 62enne pediatra, noto per essere il fratello di Giancarlo, il giovane cronista del “Mattino” di Napoli ucciso dalla camorra nel 1985. Eletto a Montecitorio nel collegio plurinominale Campania 1 è primario all’Ospedale Santobono di Napoli e presidente della fondazione Polis della Regione Campania, che si occupa di legalità.

Benché volto nuovo nell’emiciclo parlamentare non esita a dire “la politica la faccio già in ospedale, curando i bambini e offrendo alla mamme il meglio possibile”. “Vorrei farmi promotore – continua – di una proposta di legge che tuteli il bambino dalla nascita”. Un sistema integrato tra sanità e sociale che “aiuti nell’essere precisi nelle vaccinazioni, regolari nell’alimentazione, puntuali nelle presenze a scuola e che trasmetta così un senso di legalità ai bambini nati nei quartieri difficili, infestati dai clan della criminalità organizzata”.

Il servizio sanitario nazionale, per il dottor Siani, “nel suo complesso è efficiente ed efficace. Ma se si analizzano le medie regionali si notano le notevoli difformità. Un gap che va colmato. Nell’oncologia pediatrica, ad esempio, c’è ancora una forte migrazione dal sud al nord pur avendo, noi, delle eccellenze”.

Tra i progetti anche “implementare il registro tumori, tenerlo aperto per studiare nel tempo i fenomeni” e la messa in rete degli “ospedali pediatrici, per condividere conoscenze e buone pratiche”.

Non manca un appunto sulla corretta informazione in campo sanitario: “Esiste il modo di controllare chi diffonde notizie false e dannose, ma dovremmo anche chiederci perché la fiducia nel mondo dei professionisti sia venuta meno”.

Purtroppo, ci sarebbe da aggiungere, un vaccino per le fake news ancora non esiste.

 

Al Senato, invece, è stato eletto Gianni Pittella, 59 anni, politico di lungo corso, specializzato in Medicina legale e forense, che ha lasciato lo scranno da parlamentare europeo, dove aveva l’incarico di capogruppo S&D, per dedicarsi ai lavori di Palazzo Madama.

Originario della Basilicata, eletto in Campania col sistema proporzionale, in diciannove anni tra Strasburgo e Bruxelles ha avuto diversi ruoli, fino ad essere presidente del Parlamento europeo. Proviene da una famiglia di camici bianchi attivi in politica, figlio del senatore socialista e medico, Domenico Pittella, e fratello di Marcello, attuale presidente della Regione Basilicata (anch’egli laureato in medicina).

Nel corso degli anni di attività politica in ambito europeo “si è impegnato – si legge nel breve ritratto sul suo sito Internet personale – a combattere le diseguaglianze attraverso il sostegno alla crescita e all’occupazione nell’Ue”.

“Occorre rafforzare il nostro welfare state – commenta il senatore – in particolare in materia di garanzia del diritto alla salute”.

Gli obiettivi dichiarati sono garantire “cure di qualità per tutti, gratuite per i più deboli come vuole la Costituzione” anche attraverso “risorse adeguate per il Ssn”. Solo in questo modo – prosegue  Pittella – sarà possibile “mantenere un servizio di alta qualità, nonostante un progressivo aumento dei costi, anche a causa dell’innalzamento dell’aspettativa di vita”.

Tra gli impegni nell’agenda del neoeletto a Palazzo Madama anche “investimenti al Sud, per garantire gli stessi servizi sanitari in tutto il Paese”.

Pittella non manca poi di rimarcare il “ruolo centrale” dei camici bianchi.

“Occorre puntare sull’alleanza tra medico e paziente – conclude – e battersi contro la medicina difensiva, negativa innanzitutto per i pazienti oltre che per i medici e per i contribuenti”.

Antioco Fois