Novara, cittadinanza al medico condannato a morte

Il presidente dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri di Novara ha scritto al sindaco della cittadina piemontese proponendo di concedere la cittadinanza onoraria al medico iraniano Ahmad Djalali, sulla cui testa pende una condanna a morte.

“Abbiamo fatto la nostra parte di fronte a una vicenda al limite del surreale” ha detto il presidente dei camici bianchi novaresi, Federico D’Andrea.

Djalali, conosciuto in città per aver lavorato tre anni al Centro interdipartimentale di medicina dei disastri dell’Università del Piemonte Orientale, è rinchiuso dal 2016 a Teheran nella prigione di Evin con l’accusa di essere una spia dell’Occidente.

Il medico iraniano si è sempre proclamato innocente e per difenderlo c’è stata una grande mobilitazione internazionale che ha portato alla raccolta di 250 mila firme a sostegno di una petizione che chiede di rimetterlo in libertà.

“Con la cittadinanza onoraria – ha scritto D’Andrea al sindaco – il Comune può dare un importante messaggio, non solo simbolico, riportando la vicenda all’attenzione di tutti”.

Nel corso di un incontro formale il sindaco del carroccio Alessandro Canelli ha assicurato che la questione sarà discussa in una prossima seduta del consiglio comunale.