Mmg, tutti i Corsi al via. Fnomceo: per il futuro più borse

Anche se in alcune regioni i corsi di formazione per medici in medicina generale partiranno in ritardo, la prima buona notizia è che tutte le borse di studio a disposizione quest’anno saranno assegnate.

La seconda è che nei prossimi anni il numero di borse per creare nuovi medici di famiglia potrebbe aumentare, grazie all’apertura a nuove forme di finanziamento.

Per quest’anno il rischio concreto era che le numerose rinunce dovute alla contemporaneità con il concorso per l’ingresso nelle specializzazioni, impedisse l’assegnazione dei posti entro i termini di validità delle graduatorie.

A scongiurare l’eventualità è stato l’intervento del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che il primo febbraio ha consegnato al nuovo esecutivo della Fnomceo (guidato dal presidente Filippo Anelli) il decreto con cui prolunga i termini a sei mesi.

“Abbiamo espresso al ministro la necessità di avere un aumento delle borse, sia per il corso in Medicina generale sia per le scuole di Specializzazione – ha dichiarato Anelli dopo l’incontro – . Gli errori di programmazione del passato stanno già causando, in molte Regioni, una carenza di medici di Medicina generale”.

Il presidente della Fnomceo ha chiesto l’apertura di un tavolo per verificare le modalità di finanziamento di ulteriori borse destinate alla formazione da parte dell’Enpam o di altri enti. Enpam si era detta disponibile a investire nella formazione di nuovi camici bianchi secondo il modello dei Social impact bond.

IN LOMBARDIA SI PARTE LA PROSSIMA SETTIMANA

Intanto, il decreto di proroga firmato dal ministro Lorenzin ha consentito di superare il termine di validità per lo scorrimento delle graduatorie (fissata dalla legge in 60 giorni dalla pubblicazione), che avrebbe potuto mettere a rischio l’assegnazione di molti posti in quelle regioni, come la Lombardia, dove più elevata è stata la percentuale di rinunce alla partecipazione al corso di formazione.

Come segnalato a metà gennaio, nonostante oltre 250 richieste di conferme inviate in un mese e mezzo, il corso lombardo aveva raccolto meno di 50 adesioni. La ragione è che molti dei laureati che avevano conquistato l’accesso al corso di formazione in medicina generale erano risultati vincitori del concorso per le scuole di specializzazione, preferendo questa seconda possibilità.

“Il decreto è sicuramente una bella notizia – spiega Anna Pozzi, coordinatrice del Corso presso il polo di Bergamo – anche se eravamo pronti a tutto pur assegnare tutti i posti. Ora possiamo dire che le lezioni partiranno, a pieno regime, probabilmente già la prossima settimana”. Per garantire l’occupazione degli ultimi 30 posti rimasti vacanti, Polis Lombardia, la società della regione che organizza il corso, avrebbe inviato 300 lettere.

Se in Lombardia è stato necessario l’invio della conferma di adesione fino addirittura a superare il 500esimo posto in graduatoria per assegnare le 100 borse disponibili, anche in altre regioni la situazione mostra come i neolaureati siano più propensi, quando possibile, a preferire la scuola di specializzazione.

In Veneto per esempio per 50 borse è stato necessario arrivare al 237esimo posto in graduatoria, mentre in Piemonte per trovare i 110 assegnatari lo scorrimento della graduatoria è arrivato alla posizione numero 315. In Campania invece per riuscire ad attribuire gli 80 posti messi a bando è stato necessario arrivare al 426esimo posto.

Andrea Le Pera