Medici militari contro le code

All’ospedale di Foligno camici bianchi con le stellette in servizio negli ambulatori. In cambio i medici militari seguiranno i corsi di formazione gratuita alla Usl Umbria 2

Camice bianco e stellette. Per andare in trincea? No, in ambulatorio. L’obiettivo della missione è supportare il lavoro dei medici dell’ospedale ‘San Giovanni Battista’ di Foligno, che ha aperto le porte dei propri ambulatori  specialistici ai medici militari.

Il nemico dichiarato sono le liste d’attesa, che l’azienda sanitaria umbra sta provvedendo ad assottigliare col supporto degli ufficiali col camice, attraverso una rinnovata intesa tra azienda Usl Umbria 2 e il centro di selezione e reclutamento nazionale dell’Esercito con sede a Foligno.

I militari avranno una contropartita in termini di formazione da parte delle strutture dell’azienda sanitaria umbra.

IN CORSIA CON LE STELLETTE

Ma è bene partire dall’inizio. Il protocollo d’intesa annuale tra la caserma ‘Gonzaga’ di Foligno e la Usl che ha competenza su tutta l’area sud dell’Umbria ha superato il giro di boa. Firmato a maggio scorso, come conferma di intese precedenti, garantisce la disponibilità di ufficiali medici negli ambulatori specialistici dell’Usl Umbria 2. Una parte dei venticinque camici bianchi che al centro di reclutamento dell’Esercito assicurano lo svolgimento delle prove di selezione è stata messa a disposizione della sanità rivolta al cittadino.

In servizio come personale ‘di complemento’, ad ora, sono soprattutto medici specializzati in cardiologia, impegnati a prestare le visite programmate negli ambulatori del presidio ospedaliero folignate.

Una parte dei venticinque camici bianchi che al centro di reclutamento dell’Esercito assicurano lo svolgimento delle prove di selezione è stata messa a disposizione della sanità rivolta al cittadino

FORMAZIONE GRATUITA

In cambio della collaborazione, al personale militare che viene impiegato anche in missioni all’estero in condizioni molto complicate, verrà offerta la partecipazione gratuita agli eventi formativi ‘Ecm’.

Aspetto fondamentale della collaborazione sarà quello di permettere agli ufficiali in camice di mantenersi pienamente in esercizio, acquisire nuove competenze e restare al passo con l’evoluzione della medicina.

“Grande attenzione – si legge infatti nella comunicazione della Usl – viene riservata alle attività di aggiornamento delle competenze tecniche e specialistiche nei settori dell’emergenza-urgenza visto l’impiego ormai costante delle forze armate nei teatri di guerra e nelle operazioni all’estero”.

SOLUZIONE DA REPLICARE

Una soluzione che appare come un’opportunità per tutte le strutture sanitarie del territorio nazionale che vogliano imprimere un’accelerazione all’abbattimento delle liste d’attesa, chiedendo supporto ai nuclei di  sanitari appartenenti alle forze armate, attraverso un accordo “senza alcun aggravio di spesa”, come previsto dal protocollo d’intesa siglato a Foligno.

Antioco Fois