Medici in Europa: dentro Bartolo, fuori Kyenge e Mussolini

 

Il medico dei migranti di Lampedusa, Pietro Bartolo, ha fatto il pieno di voti ed è diventato parlamentare europeo con più di 250 mila preferenze. Candidato per il Partito Democratico, il responsabile dal 1993 del presidio sanitario e del poliambulatorio di Lampedusa dell’Azienda sanitaria di Palermo, da solo in Sicilia ha raccolto la metà dei voti di tutto il suo partito (prendendo 135mila preferenze nella circoscrizione Isole) e anche nella circoscrizione dell’Italia centrale si è “difeso” con quasi 123mila preferenze.

Il camice bianco, prestato per la prima volta alla politica europea, è specializzato in ginecologia e da 27 anni è responsabile delle prime visite a tutti i migranti che sbarcano a Lampedusa, tanto da aver anche ispirato il film “Fuocoammare” premiato con l’Orso d’oro al festival di Berlino nel 2016.

Un altro medico new entry nel Parlamento europeo è Luisa Regimenti, romana, eletta nella lista della Lega, specialista in medicina legale e presidente dell’Associazione nazionale medici legali – medicina contemporanea. Anche per lei ben 34.962 preferenze, raccolte in questo caso nella circoscrizione dell’Italia centrale.

Sempre dal Lazio e dalle liste della Lega, approderà tra i banchi del Parlamento europeo anche Simona Renata Baldassarre, specialista in medicina del lavoro e medicina estetica.  Per lei non si tratta proprio di una prima volta in politica, visto che ha già ricoperto il ruolo di consigliera municipale della Capitale. Baldassarre ha ricevuto 35.341 preferenze nel collegio centrale, sono stati poi 11.848 gli elettori che l’hanno scelta sul territorio di Roma e provincia.

Non è stata invece riconfermata, risultando prima fra i non eletti del Pd nella circoscrizione Sud, la pediatra di Cerignola, Elena Gentile, che nella scorsa legislatura europea aveva anche ricoperto il ruolo di vicepresidente dell’intergruppo economia sociale.

L’ex parlamentare europea e anche ex assessore regionale ha infatti quasi dimezzato i voti presi rispetto alle elezioni di cinque anni fa (77mila preferenze contro quasi 150mila del 2014) perdendo così il suo posto nell’emiciclo.

Non ce l’hanno fatta neanche altri due volti noti in ambito politico – entrambe europarlamentari nella precedente legislatura – appartenenti alla categoria dei camici bianchi ma a opposti schieramenti politici: Alessandra Mussolini (candidata per Forza Italia nella circoscrizione Italia) e l’ex ministro per l’integrazione Cécile Kyenge (candidata del Partito Democratico nel Nord-Ovest).

 

Maria Chiara Furlò