Massa e siena contro le ambulanze senza medico

I medici toscani contestano la decisione delle Asl locali di lasciare le ambulanze senza camici bianchi a bordo, soprattutto in vista dell’affollamento estivo nelle zone turistiche.

La scelta di istituire un servizio di assistenza territoriale con la presenza del solo infermiere sull’ambulanza della Asl di Partaccia (località balneare che ospita diversi campeggi tra Marina di Massa e Marina di Carrara) non piace al presidente dell’Ordine di Massa Carrara, Carlo Manfredi.

“Diciamo no alla demedicalizzazione del 118 e al trasferimento di competenze dai medici agli infermieri o ad altre figure professionali – sostiene Manfredi -.

Diagnosi e terapia sono competenze esclusive del medico e hanno un indiscutibile valore salvavita”.

Stigmatizzando il fatto che la Asl di Partaccia abbia preso questa decisione senza coinvolgere l’Ordine nell’iniziativa, il presidente di Massa Carrara ricorda come secondo gli studi presenti in letteratura la demedicalizzazione del 118 faccia drasticamente diminuire la possibilità di sopravvivenza dei pazienti critici.

Non è della stessa opinione il direttore della Centrale Operativa 118 Alta Toscana, Andrea Nicolini, che sottolinea come il punto di primo soccorso di Partaccia rappresenti già un rinforzo estivo in luglio e agosto.

“Quest’anno è stato deciso di effettuare questo potenziamento del servizio con infermiere anziché con medico, anche in considerazione della vicinanza rispetto all’automedica di Massa – spiega Nicolini -. L’obiettivo è sperimentare, anche sul territorio di Massa e Carrara, l’equipaggio con infermiere a bordo dopo l’ottima esperienza maturata sui territori di Lucca, già dal 2010, e in Versilia dal 2012”.

Un caso simile a quello di Massa è accaduto anche a Siena, dove dall’8 luglio scorso l’Azienda Usl Toscana Sud-Est ha deciso di sostituire con un infermiere uno dei due medici che operano sull’ambulanza delle associazioni di volontariato.

“Le scelte sull’organizzazione spettano all’azienda, ma si deve sempre ragionare in un’ottica generale di sanità – dice il presidente dei medici senesi, Roberto Monaco -. Tutto deve sempre essere fatto a tutela dei cittadini”. L’Ordine chiede che il servizio di autoambulanza 118 “continui a funzionare per il meglio ed evitare che competenze mediche siano attribuite ad altre figure”.

Le posizioni dei due presidenti toscani sulla demedicalizzazione seguono quella già manifestata a livello nazionale dal presidente della Fnomceo, Filippo Anelli.