“Lo Stato guidi la ricerca”

Serve un’Agenzia che selezioni i progetti da finanziarsi con le risorse pubbliche. L’appello alle Istituzioni lanciato dai relatori dell’incontro “Il finanziamento della ricerca e la scelta delle priorità”

Anche l’Italia deve dotarsi di una ‘Agenzia per la ricerca’ per avere una governance più stringente e mirata sui finanziamenti pubblici. È questa la richiesta che arriva dal mondo della ricerca medico-scientifica, che sabato 3 giugno si è confrontato al Festival Economia di Trento nell’ambito dell’incontro “Il finanziamento della ricerca e la scelta delle priorità”.

Prima di pensare a nuove iniezioni di risorse, i cui flussi sono crollati verticalmente dal 2009 a oggi, va quindi rivista la governance, con lo Stato che deve mantenere un ruolo fondamentale, soprattutto nel sostegno agli studi indipendenti, assumendosi la responsabilità di indicare le priorità.

L’economista Francesco Giavazzi immagina di introdurre la figura di un ‘consigliere per la ricerca’ del premier a Palazzo Chigi, sul modello americano. Francesca Pasinelli, direttore generale di Telethon, ipotizza che l’Agenzia si collochi all’interno di uno dei ministeri competenti o che si costituisca come authority indipendente, proponendo una “regia centralizzata nella distribuzione dei finanziamenti”e puntando sulla “valutazione dei progetti” prima di distribuire le risorse. Diversamente – conclude Pasinelli – “si rischierebbe di vanificare una iniezione di fondi” più massiccia.

L’apporto di risorse pubbliche resta comunque fondamentale, ha sottolineato anche Alberto Nucciarelli, ricercatore dell’Università di Trento. “Il finanziamento della ricerca – ha detto – non può prescindere dall’impegno di lungo termine dello Stato, che deve avere capacità di sguardo di lungo periodo e sapere aspettare che il finanziamento generi i propri ritorni”.

Il ministero della Salute, ha sottolineato Giselda Scalera, direttore dell’Ufficio Internazionalizzazione e promozione delle infrastrutture della ricerca, assegna i finanziamenti sempre più in base al merito. “Il ministero – ha detto – sta mettendo in campo strategie sempre più mirate per valorizzare le risorse disponibile, facendo rete e puntando sul trasferimento tecnologico, ovvero la ricerca che aiuta la ricerca trovando nuove risorse. Dobbiamo porre il tema dell’impatto industriale della ricerca”.

Roberto Cingolani, direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e annunciato come primo relatore, non ha partecipato all’incontro. Durante la discussione non è stato fatto alcun riferimento al fondo Principia Health.

All’incontro erano presenti anche Luigi La Peccerella, direttore della rivista Infortuni e malattie professionali – Inail, Angela Goggiamani, sovrintendente sanitario centrale Inail e Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di sanità.

Silvia Gasparetto
@FondazioneEnpam

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