Lettere al Presidente: Quota 100 e tredicesima

Sono un medico libero professionista, tuttora in attività. Da maggio 2018, con decorrenza 1/11/2017, percepisco la pensione anticipata relativa alla Quota B, avendo maturato i requisiti richiesti (almeno 30 anni di anzianità di laurea e 35 anni di anzianità contributiva, anche con riscatto).

Vorrei porre alcune domande: la tredicesima mensilità non viene corrisposta dall’Enpam? Cosa cambia per me con la Quota 100, anche per quanto riguarda la Quota A?


Adriana Lamberto, Torino

 

Gentile collega,

la Quota 100 è un’opzione che lo Stato ha introdotto per il pensionamento con l’Inps. Si tratta quindi di un istituto che riguarda solo ed esclusivamente l’ente pubblico. Per l’Enpam in realtà la Quota 100 è un traguardo già raggiunto e superato. I liberi professionisti e i convenzionati, infatti, possono chiedere la pensione anticipata già con Quota 97, intesa come somma tra età anagrafica e anni di contributi. Tu stessa ne hai potuto beneficiare andando in pensione anticipata di Quota B.

Per quanto riguarda la Quota A, nel caso decidessi di anticipare il pensionamento anche su questa gestione, puoi andare in pensione a 65 anni, invece che a 68, optando però per il calcolo contributivo.

Quanto alla tredicesima, va precisato che non è una quota di pensione che si va ad aggiungere al trattamento maturato, ma è semplicemente una scansione temporale diversa nel pagamento dell’importo complessivo.

L’importo della pensione, infatti, viene determinato su base annua. La somma poi viene ripartita in 12 mensilità. L’eventuale istituzione della tredicesima mensilità comporterebbe solo la suddivisione dello stesso importo per 13 ratei, anziché per 12. L’erogazione globale annua resterebbe assolutamente invariata, anzi, ne prenderesti fin dal primo rateo mensile un tredicesimo in meno.

 

Alberto Oliveti
Presidente Fondazione Enpam