Lettere al Presidente: perché non accettiamo l’F24

Chiedo alla dirigenza dell’Enpam, che si occupa di far rispettare regolamenti disciplinati da decreti legge emanati dal nostro Stato, i motivi che ancora oggi bloccano il procedimento tramite l’F24, che renderebbe più immediato e meno insidioso per tutti noi il pagamento delle tasse e dei contributi previdenziali.

Sono infatti già a conoscenza del fatto che l’Enpam non abbia ancora oggi provveduto a stipulare alcun accordo o convenzione con l’Agenzia delle Entrate, in contrapposizione a quanto previsto dalla legge.

È per tale motivo che la mia email rivolta alla Dirigenza e Presidenza della nostra cassa previdenziale è per avere chiarimenti in merito alla questione e per rendere noto che questa inadempienza è fonte di notevoli problemi.


Lettera firmata

 

Cara collega,

il ministero dell’Economia ha introdotto la possibilità di pagare i contributi previdenziali con il credito d’imposta, utilizzando il modello F24 (decreto del Mef, 10 ottobre 2014).

Si tratta appunto di una possibilità, e non di un obbligo, rispetto alla quale L’Enpam ha deciso di perseguire una strada diversa, più flessibile e tutelante nei confronti degli iscritti.

Il sistema di pagamento dell’Enpam, infatti, è molto più semplice ed efficiente: non è l’iscritto che deve calcolarsi i contributi, compilare il modulo e poi presentarlo nelle scadenze prefissate come succede per le tasse con il modello F24.

Al contrario, secondo le nostre procedure, l’Enpam fa i calcoli e in base alle preferenze dell’iscritto preleva il dovuto a rate dal conto corrente l’ultimo giorno utile della scadenza, oppure mette a disposizione bollettini mav precompilati per chi vuole pagare direttamente. Con questo sistema, in caso di errori o problemi la Fondazione è sempre in grado di intervenire in tempo reale.

Inoltre, chi sceglie la domiciliazione bancaria può attivare il servizio una volta per tutte. A quel punto gli adempimenti legati ai contributi diventano uno solo: la dichiarazione del reddito libero professionale entro il 31 luglio di ogni anno.

Con l’F24 avremmo perso tutto questo. Non solo, ma avremmo di fatto avallato un sistema per cui i contributi, invece di essere versati alla cassa previdenziale, vengono pagati allo Stato che li riverserebbe successivamente alla Fondazione, secondo tempi e modi che non è nel potere dei medici e dei dentisti determinare in alcun modo.

Su quest’argomento come Fondazione ci siamo espressi più volte, proprio per chiarire le ragioni della scelta fatta, come puoi leggere qui:

Contributi, un medico su tre sceglie di pagare online
“Più flessibilità e meno sanzioni”

 

Alberto Oliveti
Presidente Fondazione Enpam