Lettere al Presidente: l’anticipo sulla pensione, ma non tutto

Riguardo alla quota di pensione che si può chiedere come anticipo all’Ente, quella che arriva fino al 15%, è una misura fissa oppure si possono chiedere altre percentuali, per esempio il 2 o il 7%?

È vero poi che si deve continuare a versare la Quota A obbligatoriamente fino al compimento dei 68 anni, anche se si è già in pensione? E che poi, al compimento dell’età verrà pagata automaticamente la mensilità spettante senza fare nulla oppure bisogna fare domanda?

Tra meno di un anno cesserò la mia attività di medico di medicina generale convenzionato. Ho già avuto con voi due videoconsulenze dalla sede del mio Ordine, ma vorrei chiarimenti sul trattamento misto di cui sento parlare ma non ho notizie certe.


Felice Messina, Udine

 

Gentile collega,

ti confermo che i medici convenzionati, al momento del pensionamento, possono scegliere di ricevere la pensione sotto forma di rendita oppure optare per il trattamento misto, che consiste nel prendere il 15% in capitale, e il resto sotto forma di pensione.

La quota in capitale non è fissa, si può cioè decidere di prenderne una percentuale inferiore, per esempio il 2 o il 7% come chiedi nella lettera. La quota va specificata nel modulo di richiesta per la pensione, dove si può anche semplicemente indicare la cifra in euro che si vuole prendere in capitale (che deve comunque corrispondere a una percentuale uguale o minore del 15%).

PS:
Poiché hai deciso di andare in pensione come medico di medicina generale prima dei 68 anni, continuerai a versare la Quota A del Fondo di previdenza generale fino all’età di vecchiaia. Al compimento dei 68 anni riceverai la pensione anche da questa gestione, ma l’accredito non sarà automatico. Dovrai infatti fare domanda compilando il modulo che trovi sul nostro sito.

 

Alberto Oliveti
Presidente Fondazione Enpam