Lettere al Presidente: il fondo di categoria per una pensione più ricca

Caro Collega Oliveti,

soddisfatto della gestione Enpam e in attesa di pensione al 1/3/21, ti chiedo considerando i buoni risultati della gestione finanziaria del patrimonio Enpam, il 4% buonissima in questo periodo, perché non fare accedere noi iscritti a un fondo comune di investimento con simili performance?

Come abbiamo visto sbugiardati profeti di sventura vari, leggi Gabanelli Milena o delatori di segreti professionale, leggi Sri, possiamo contare su un Ente solido economicamente e finanziariamente ben performante che con un fondo ad hoc per iscritti, ma anche aperto a terzi farebbe impallidire le performances molto spesso a dir poco lassative, uso garbato termine medico, di banche e fondi vari.

Ti dico questo per il fatto che mi rammarico di non avere potuto contribuire con Quota B sin dalla mia iscrizione nel 1980, cosa che mi garantirebbe oggi un assegno di pensione maggiore, potrei pertanto integrare questa con plusvalenze avute dal fondo che ti prospetto.


Alberto Forte, Schio (Vicenza)

 

Caro collega,

grazie per le tue parole di apprezzamento e stima.

Per i medici e i dentisti non è possibile aggiungersi negli investimenti dell’Enpam poiché, per legge, la Fondazione non può svolgere attività di natura bancaria o di gestione del risparmio. Tuttavia si può scegliere di partecipare al fondo complementare della categoria, Fondosanità.

Si tratta di un investimento solido – il fondo negli anni si è sempre piazzato tra i primi per i rendimenti ottenuti – e conveniente anche alla luce della deducibilità fiscale della previdenza complementare. Puoi trovare tutte le informazioni sul sito www.fondosanita.it.

 

Alberto Oliveti
Presidente Fondazione Enpam